Giusta di Giuseppe Tandoi, prodotto da Esprit Film, sostenuto dal Mibac, da UBI Banca Carime, da Teledata Engineering e dal Concentus Serafino Aquilano, sarà proiettato in anteprima il 22 novembre 2013 ospite dell’Aquila Film Festival, presso la Multisala Movieplex dell’Aquila.
Il regista, pugliese ma aquilano d’adozione, diplomato in regia all’Accademia dell’Immagine dell’Aquila, già autore del film “La città invisibile”, ha raccolto intorno a sé una troupe giovane proveniente in parte dalla stessa Accademia dell’Immagine per raccontare la storia di Santa Giusta di Bazzano, una delle prime evangelizzatrici del territorio aquilano e dell’Abruzzo. Una città come L’Aquila, spodestata dalle sue antiche pietre e ancora immersa in una lunga ricostruzione, ha bisogno di ricordare le sue radici.
Giusta è arrivata in queste terre quando ancora L’Aquila non esisteva. E’ giunta, accompagnata dai suoi familiari (Giustino, Felice, Fiorenzo e Umbrasia, tutti Santi), dall’antica città pugliese di Siponto, l’attuale Manfredonia, portando con sé un seme di speranza. E’ venuta ad offrire il germoglio del Cristianesimo, in gran parte ancora sconosciuto nel III sec d.C. nelle terre d’Abruzzo, nell’area vestina della Conca aquilana. Il germoglio di una Vita Nuova.
Giusta era una bella fanciulla, desiderata da molti, che, con la sua fede, aveva reso possibili molti miracoli. Perseguitata e catturata dai Romani per la sua fede cristiana, venne martirizzata, gettata prima in un forno, dove però le fiamme si rifiutarono di bruciarla, poi finita con frecce e lance.
Il suo amore e la sua fede furono stimolo per le popolazioni locali per resistere alle persecuzioni, che la ricordarono per la sua santità fino a quando, nel medioevo, il suo culto si diffuse in tutto l’Abruzzo. Nella prima chiesa a lei innalzata, dove fu conservato il corpo, a Bazzano, gli abitanti di quelle contrade si riunirono segretamente per organizzare la ribellione contro i Baroni e progettare la fondazione della nuova città dell’Aquila, una città dove poter vivere uniti e liberi.
Proprio all’Aquila sorge ancora la bellissima chiesa dedicata a lei, una delle più antiche, che dette il nome ad uno dei quarti dell’originaria città. La storia di Giusta, liberamente rielaborata in questo film, è un delicato ma forte racconto di Fede e di Coraggio. Un atto d’amore per il nostro tempo, sempre più vittima di una pesante amnesia. Nel cast giovani attori, la pugliese Claudia Lerro e l’abruzzese Andrea Bartolomeo, oltre ad un nome noto del panorama aquilano: Claudio Marchione.
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