I funzionari del ministero dell’Istruzione del paese sono molto preoccupati nell’esaminare l’alto numero di gravidanze nelle scuole. Il fenomeno, mai visto prima con queste dimensioni, ha pian piano portato a un’alta percentuale di abbandono degli studi, invertendo i passi avanti fatti grazie al Free Primary Education Programme, introdotto nel 2003. Mentre la gravidanza adolescenziale è un fenomeno comune nelle parti rurali del Kenya, il problema è più accentuato nella regione del monte Elgon, nella zona occidentale del paese. Soltanto in una comunità, Emia, negli ultimi tempi 39 scolare sono risultate positive al test, 18 delle quali vengono dalla stessa scuola elementare “Chepkurkur”.
A detta di un insegnante di una delle scuole interessate, che preferisce rimanere nell’anonimato, i test di gravidanza sono stati condotti su richiesta dei genitori e dei funzionari del ministero dell’Istruzione, allarmati dai crescenti casi di ritiro dagli studi. “Ci sono state numerose lamentele da parte di genitori e funzionari della zona riguardo l’alto numero di ragazzine che lasciavano la scuola”, ha detto l’insegnante. “Molte ragazzine semplicemente si ritiravano dalla scuola appena scoprivano di essere rimaste incinte e gli insegnanti non avevano idea di cosa fosse successo loro”.
Ma il problema non è confinato alle scuole elementari, infatti anche le scuole medie e superiori ne sono colpite allo stesso modo. Nei casi in cui non si sa chi siano gli uomini responsabili di queste gravidanze, in quanto le ragazzine non vogliono mai parlare, i genitori accusano i soldati del Kenya Defence Forces impegnati nell’area alcuni mesi prima per contrastare una milizia che stava creando scompiglio nella regione. “Non è mai successo in quest’area e abbiamo paura che questi atti siano stati commessi dai militari impegnati nella zona”, dice un genitore che preferisce restare anonimo.
Ma Peter Kiprop, un amministratore locale, incolpa i genitori di non aver insegnato ai figli il senso della moralità e i pericoli associati ai rapporti sessuali prematuri. Alcune ragazzine lasciano la scuola solo per sposarsi con il proprio partner, della stessa scuola o di una vicina. Un grande problema in ogni caso è il fatto che alcuni genitori si accordano con gli artefici per risolvere la questione privatamente o sistemare le ragazze quando restano incinte. “È difficile stimare il numero di ragazze che hanno abbandonato la scuola i cui genitori rimangono restii ad aiutare”, si rammarica il funzionario dell’Istruzione del distretto di Mount Elgon Pius Ng’oma.
Ci sono anche rivelazioni di casi sconcertanti in cui dei genitori si riducono a tenere le neo-mamme con loro dopo aver ricevuto minacce dai responsabili della gravidanza. Ciò, unito a pratiche tradizionali come la mutilazione genitale femminile (MGF), porta a matrimoni precoci, impedendo alle ragazze di proseguire la loro istruzione. Stephen Chemonges, segretario esecutivo dell’unione nazionale degli insegnanti del Kenya, attribuisce la vulnerabilità delle ragazze e le gravidanze premature alla povertà e alla mancata denuncia. “Alcune famiglie hanno solamente una piccola baracca che non può contenere l’intera famiglia. La famiglia ripiega su sistemazioni alternative dove a ragazzi e ragazze maturi viene assegnata una baracca, per via dell’esposizione prematura ai rapporti sessuali” dice Chemonges. (Zachary Ochieng. Traduzione di Sara Marilungo)
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