L’Italia sotto la morsa dell’aria fredda all’inizio della prossima settimana, a pochi giorni dall’avvio dell’inverno meteorologico. Il metereologo Andrea corigliano, in una nota scrive: ” La temporanea espansione dell’Anticiclone delle Azzorre verso la Scandinavia farà scendere lungo il proprio fianco orientale la prima irruzione fredda degna di tale nome che sarà destinata a scivolare verso il Mediterraneo centrale, qui attratta da quel “pozzo” depressionario presente ormai da qualche giorno e che è destinato a rimanere fermo sul Mar Tirreno ancora per le prossime 48 ore.
Pomeriggio di domenica 24 novembre. Il vortice di bassa pressione presente sul Tirreno meridionale interesserà ancora la nostra penisola. La depressione richiamerà ancora da ovest la vecchia massa di aria fredda, legata al peggioramento ancora in corso, trascinandola fin verso le Baleari. Nel frattempo la nuova massa di aria fredda, proprio quella che sarà la responsabile della prima invernata italiana, inizierà a scendere dalla Danimarca e dalla Germania (si noti la posizione dell’isoterma di -5 °C), dirigendosi verso l’arco alpino.
Notte di domenica 24 novembre. L’aria fredda, spinta da venti settentrionali, sarà arrivata sulle Alpi ed inizierà ad addossarsi sul versante estero come se dovesse riempire un vasto lago artificiale di cui la catena alpina rappresenta una diga da superare. Il peso della nuova massa d’aria in accumulo sul versante nord causerà gradualmente un aumento della pressione atmosferica su Svizzera ed Austria: dal momento, però, che tale aumento sarà più veloce rispetto al versante padano dove invece la pressione andrà aumentando per via dell’allontanamento del vortice di bassa pressione verso il Mare Ionio, il gradiente barico tra i due versanti non sarà tale da scatenare un duraturo episodio di föhn sul Nord Italia, se non limitatamente alle vallate alpine dal Piemonte al Veneto che ne saranno interessate per poche ore, almeno fin tanto l’aria fredda non riuscirà anche ad aggirare l’arco alpino, irrompendo sull’Adriatico settentrionale con forti venti di bora.
Pomeriggio di lunedì 25 novembre. Colmato il modesto dislivello barico, l’aria fredda avrà modo di propagarsi velocemente verso ovest e verso sud. Arriverà così fino al Piemonte, alla Toscana settentrionale e si spingerà fino alla Puglia, rallentando la sua corsa ancora sul versante tirrenico perché ancora una catena montuosa, quella appenninica, le metterà… i bastoni tra le ruote. L’isoterma di -5 °C entrerà così sul Nord-Est (approfittando proprio del fatto che la catena alpina orientale è più bassa di quella centro-occidentale) e sfilerà lungo il versante adriatico, spingendosi probabilmente fino al Molise. Il nucleo più freddo, segnalato da isoterme di -10 °C o di poco inferiori, sfiorerà probabilmente le Alpi orientali e si allungherà fino ai Balcani. Nel frattempo, la depressione sul Mar Ionio si sarà spostata verso il Peloponneso.
Notte di lunedì 25 novembre. Quasi tutta l’Italia peninsulare sarà conquistata dall’isoterma di -5 °C. Si troveranno probabilmente fuori dalla sua influenza la Calabria e la Sicilia. Il gelo sfiorerà solo l’arco alpino centro-orientale, dove si adagerà probabilmente l’isoterma di -10 °C, estesa fino al cuore della Germania. Il freddo più intenso interesserà in particolare il Nord-Est ed il versante adriatico, dove localmente a 850 hPa si potranno toccare i -7/-8 °C. La massima espansione e la massima intensità del freddo si avrà probabilmente martedì 26: da mercoledì 27 le temperature riprenderanno infatti ad aumentare in quota, ad iniziare dal Nord-Ovest. Con l’attenuazione dei venti e la serenità del cielo, bisognerà però fare i conti con le prime estese gelate che interesseranno il Nord e parte del Centro”.
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