A livello mondiale preoccupa l’incremento della diffusione della metamfetamina, oltre che in Asia si sta estendendo anche in Europa, mentre in Italia i prezzi sono crollati: dai 250 euro al grammo del 2005, ai 50 euro di oggi ma “la botta potrebbe ancora arrivare”. Ne è convinto Fabio Bernardi, esperto antidroga della Direzione centrale dei servizi antidroga (Dcsa) presso l’Ambasciata d’Italia in Iran intervenuto durante il convegno dedicato alle droghe sintetiche organizzato dalla Cooperativa Ama Aquilone e Redattore Sociale e tenutosi ieri a Grottammare, in provincia di Ascoli Piceno. “A livello mondiale – ha spiegato Bernardi – le preoccupazioni maggiori non sono sulla ketamina o sull’ecstasy, ma sulla metamfetamina. Molto più potente dell’anfetamina e prodotta in ambiente domestico a costi bassissimi”.
Un primo segnale dell’incremento della diffusione di tale sostanza viene dai sequestri. Secondo i dati diffusi recentemente dall’Unodc, in Oriente e nel Sud-Est asiatico, nel 2012 sono stati registrati sequestri record, con 227 milioni di pillole sequestrate, il 60 per cento in più rispetto al 2011 e oltre 7 volte di più rispetto ai dati del 2008. “Da noi comincia ad arrivare l’onda – ha detto Bernardi -. La metamfetamina si sta estendendo anche in Europa, oltre che in Oriente, per cui si trovano laboratori clandestini anche in Austria e Bulgaria”. Banco di prova in Italia è la città di Bologna, dove Bernardi ha lavorato fino al 2012 a capo della squadra mobile. “Sta arrivando anche in Italia – ha aggiunto – e si tratta di metamfetamina che proviene dall’Oriente per il tramite di corrieri iraniani”. Altro segnale importante che fa pensare ad una maggiore disponibilità della sostanza sul mercato è il prezzo. “A Milano, nel 2005, costava 250 euro al grammo. Oggi a Bologna i prezzi sono molto più bassi, circa 50 euro al grammo. Il prezzo si è abbattuto a un quinto, vuol dire che l’offerta sta aumentando. In Italia siamo ancora agli albori, ma la botta potrebbe arrivare. Basti pensare che in Iran tre o quattro anni fa non avevano alcun problema di metamfetamine, quest’anno hanno già sequestrato 3,3 tonnellate e il problema più grave sul versante della prevenzione non è più l’oppio e l’eroina, ma proprio la metamfetamina”.
Nonostante tutto lasci pensare ad un possibile incremento della diffusione della metamfetamina anche in Italia, per Bernardi bisogna evitare facili allarmismi. “Si tratta di una droga il cui processo produttivo costa poco – ha aggiunto – e i rischi per il gruppo criminale che la traffica sono bassi. A Teheran costa 2 o 3 euro al grammo. Probabilmente la metamfetamina si presenterà nei prossimi mesi o anni in maniera significativa in Europa, ma l’esperienza ci insegna che può cambiare tutto da un momento all’altro, anche in Italia”.(ga)
Esplode l’ “epidemia” da metanfetamina
A livello mondiale preoccupa l’incremento della diffusione della metamfetamina, oltre che in Asia si sta estendendo anche in Europa, mentre in Italia i prezzi sono crollati: dai 250 euro al grammo del 2005, ai 50 euro di oggi ma “la botta potrebbe ancora arrivare”. Ne è convinto Fabio Bernardi, esperto antidroga della Direzione centrale dei […]
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