Hanno destato scalpore e rabbia le clamorose rivelazioni del pentito Schiavone, in merito al traffico di rifiuti tossici che ha interessato anche il territorio del Salento: una vasta area trasformata in un cimitero di scorie, nell’hinterland di Casarano, con interessamenti di tutto il Sud della regione. Per far luce su questa drammatica situazione, il 18 novembre, si è costituito il Comitato provinciale “Liberi dai veleni e dai rifiuti tossici” al quale aderiscono, oltre a centinaia di cittadini, diverse realtà associative:, tra cui il Csv Salento, Lilt Lecce, Legambiente Castrano, Cittadinanzattiva – Tribunale per i diritti del malato, Libera contro le mafie, presidio di Casarano; Forum ambiente e salute.
In linea con quanto stabilito nella riunione costitutiva, il Comitato si pone in un’ottica di collaborazione con tutte le Istituzioni, da quelle locali (comuni, provincia, regione, Asl), a quelle nazionali (prefettura e governo). Al contempo il Comitato ribadisce con fermezza la volontà di fare chiarezza su questa allarmante vicenda, “perché i cittadini hanno diritto di conoscere la verità”. Per queste ragioni, il Comitato ha richiesto un incontro urgente con il presidente della Provincia e il prefetto, per illustrare le preoccupazioni delle popolazioni e per chiedere estrema chiarezza su quanto è emerso, affinché venga garantita la tutela della salute dei cittadini.
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