“A Natale, scegli il cuore!”. L’invito arriva dai volontari della Fondazione “aiutare i bambini”, che sabato 30 novembre e domenica 1° dicembre in occasione dell’evento nazionale di raccolta fondi “Le Piazze del Cuore” saranno presenti con un banchetto di sensibilizzazione e raccolta fondi anche a L’Aquila, in Piazza Duomo. Il cuore “da scegliere” è quello dei bambini cardiopatici nati nei Paesi più poveri: le donazioni raccolte serviranno infatti a sostenere il progetto “Cuore di bimbi”, che ha l’obiettivo di salvare tanti bambini con il cuore malato in attesa di un’operazione. Ma il cuore da scegliere è anche quello di uno dei regali natalizi che i volontari della Fondazione daranno in dono: un addobbo a forma di cuore per decorare l’albero, il braccialetto in pizzo macramè di Cruciani in edizione speciale “Cuore di bimbi” o il Tè di Natale.
“Ogni anno in tutto il mondo – ha dichiarato Goffredo Modena, Presidente di “aiutare i bambini” – nascono 1 milione di bambini cardiopatici. Nei Paesi occidentali vengono operati e salvati, nei Paesi più poveri rischiano la vita. Noi crediamo invece che tutti i bambini abbiano diritto alle cure, e dal 2005 con il progetto “Cuore di bimbi” abbiamo creato una rete di solidarietà sempre più ampia che coinvolge decine di medici volontari di grandi ospedali italiani e le strutture sanitarie dei Paesi in cui interveniamo”.
I bambini già salvati grazie a “Cuore di bimbi” sono più di 850, ma ancora tantissimo resta da fare. “Le modalità di intervento del nostro progetto sono tre – continua Modena. La prima è quella delle missioni di medici italiani volontari all’estero. Se invece le strutture sanitarie locali non sono sufficientemente attrezzate, i bambini vengono portati in Italia. Infine, per i Paesi dove gli ospedali sono attrezzati e i medici del posto sono in grado di eseguire le operazioni, la Fondazione copre i costi degli interventi per i bambini più poveri o dona attrezzature e macchinari agli ospedali”.
Per il 2014 la Fondazione prevede interventi nei seguenti Paesi: Albania, Birmania, Cambogia, Eritrea, Kosovo, Somalia, Uganda, Uzbekistan, Zimbabwe. I medici italiani che come volontari partecipano alle missioni all’estero di “Cuore di bimbi” per operare i casi più urgenti o più complessi, lavorano in Italia nei reparti di cardiochirurgia pediatrica di importanti ospedali come ad esempio l’Ospedale Niguarda Ca’ Granda di Milano, l’Azienda Ospedaliera Papa Giovanni XXIII di Bergamo, l’Ospedale del Cuore G. Pasquinucci di Massa. “Per realizzare gli interventi previsti – conclude Modena – abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti”.
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