“La storia e le storie” è il titolo della mostra personale di Guglielmo Pramotton che resterà aperta nella Chiesa di San Lorenzo ad Aosta fino al 27 aprile 2014. La storia perché è il racconto di un pezzo di Valle d’Aosta vista con gli occhi di uno dei migliori maestri artigiani. Le storie perché le trenta opere realizzate in noce e in legno antico parlano del mondo contadino valdostano e della sua religiosità.
Pramotton è un narratore attento del suo territorio dove trovano spazio i santi della devozione popolare insieme agli abitanti delle vallate, in un viaggio nel tempo che apparenta passato e presente. Fra le opere in mostra, i visitatori possono trovare lo scalpellino, la merlettaia, il pastore, il campanaro, il viticoltore.
Guglielmo Pramotton, nato a Donnas nel 1948, espone alla Fiera di Sant’Orso dal 1974 e ha ricevuto nel corso degli anni numerosi riconoscimenti. Ha lavorato a Parigi dal 1980 al 1987 per poi tornare definitivamente nella nostra regione. L’Amministrazione regionale valdostana gli ha dedicato una mostra personale nel 1999 alla Torre del Lebbroso di Aosta. La sua è una passione per la scultura che nasce già da bambino.
“Ormai sono 40 anni che scolpisco, già da giovane mi piaceva scolpire. All’epoca non avevo scalpelli, però trovavo sempre un arnese per fare qualcosa nel legno . Poi vedevo il mio papà che faceva anche lui qualche cosa per necessità e così appena c’è stata la scuola di Donnas ci sono andato e ho iniziato così”, ha dichiarato Pramotton
Lo spazio espositivo della Chiesa di San Lorenzo, affacciato su piazza Sant’Orso, si conferma dunque come luogo privilegiato nel centro storico di Aosta per gli artigiani e gli artisti valdostani.
Per Assessore all’Istruzione e Cultura della Valle d’Aosta Joël Farcoz “Questa volta abbiamo voluto dare spazio a uno dei massimi artisti della tradizione locale, Guglielmo Pramotton. Questo a conferma del fatto che l’Assessorato della cultura vuole continuare a investire, investire a livello internazionale, ma anche, come questa volta, dando una particolare valenza al nostro artigianato locale. Sicuramente abbiamo pezzi di pregio, di conseguenza vogliamo valorizzare quell’atout culturale che vogliamo portare avanti”.
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