“Continuando con decisione nella linea intrapresa dal papa Benedetto XVI, e accogliendo una proposta avanzata dal consiglio di Cardinali, il Santo Padre ha deciso di costituire una specifica Commissione per la protezione dei fanciulli, con la finalità di consigliare il papa Francesco circa l’impegno della Santa Sede nella protezione dei fanciulli e nell’attenzione pastorale per le vittime di abusi”. Lo ha annunciato alle ore 13, durante una conferenza stampa, il cardinale Sean Patrick O’Malley, arcivescovo di Boston e membro del consiglio degli otto porporati scelti da papa Bergoglio consigliarlo sul governo della Chiesa e la riforma della Curia romana. Sarà lo stesso pontefice a comunicare “prossimamente con maggiore dettaglio” e con “un documento appropriato” la composizione e le competenze della commissione. La proposta di istituire una commissione è maturata nel gruppo dei cardinali, riuniti dal 3 dicembre fino a oggi per la loro seconda sessione d’incontri, che segue quella dell’ottobre scorso; la prossima è già fissata al 17-19 febbraio 2014.
Nei dettagli, la commissione avrà il compito di “riferire circa lo stato attuale dei programmi per la protezione dell’infanzia; formulare suggerimenti per nuove iniziative da parte della Curia, in collaborazione con vescovi, conferenze episcopali, superiori religiosi e conferenze dei superiori religiosi; proporre nomi di persone adatte per la sistematica attuazione di queste nuove iniziative, includendo laici, religiosi, religiose e sacerdoti con competenze nella sicurezza dei fanciulli, nei rapporti con le vittime, nella salute mentale, nell’applicazione delle leggi”, ha precisato O’Malley.
Tra i principi che guideranno l’azione della commissione, figurano “linee guida per la protezione dei fanciulli, lo sviluppo ed estensione di norme, procedure e strategie per la protezione dei fanciulli e la prevenzione di abusi sui minori; programmi di formazione per bambini, genitori, e tutti coloro che operano con minori; catechisti, formazione di seminaristi, formazione permanente dei sacerdoti. Si prevedono anche protocolli per la sicurezza dell’ambiente, codici di condotta professionale, attestazione di idoneità al ministero sacerdotale, screening e controllo della fedina penale; stato dell’azione delle richieste di valutazione psichiatrica”. E, ancora, “cooperazione con le autorità civili, segnalazione dei reati; attenzione alle leggi civili, comunicazioni riguardanti il clero dichiarato colpevole; pastorale in supporto delle vittime e dei familiari, assistenza spirituale, servizi di salute mentale; collaborazione con esperti nella ricerca e sviluppo della prevenzione degli abusi sui minori, psicologia, sociologia, scienze giudiziarie; collaborazione con vescovi e superiori religiosi, ottimizzazione della procedura, attuazione di leggi e linee guida, rapporto con i fedeli e con i mezzi di comunicazione; incontri con le vittime; supervisione e recupero dei chierici colpevoli di abusi”. (lab-RS)
Abusi sui minori: Papa Francesco istituisce una commissione per la protezione dell’infanzia
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