Ci sono angeli invisibili presenti ad ogni calamità,mani delicate che cercano di trarre in salvo le vite o che corrono per ogni nostra piccola distrazione quotidiana. Si mescolano nella folla,persone normali come ognuno di noi ma che hanno scelto di donare il loro servizio alla collettività mettendo in repentaglio la loro vita per il prossimo: il Corpo dei Vigili del Fuoco.
Da sempre Santa Barbara è la loro protettrice. Benché non vi siano dati certi sulla sua vita, la sua figura è divenuta leggendaria grazie alla Legenda Aurea e il suo culto molto popolare per il fatto di essere considerata figura eletta contro i fulmini e le morti improvvise e violente.È patrona dei minatori, degli addetti alla preparazione e custodia degli esplosivi, degli armaioli. Venerata dai militari, dalla Marina Militare Italiana, dalle armi di Artiglieria e Genio. È anche la protettrice dei geologi, dei montanari, dei lavoratori nelle attività minerarie e petrolifere, degli architetti, degli stradini, dei cantonieri, degli artisti sommersi e dei campanari, nonché di torri e fortezze.
Anche i vigili aquilani si sono riuniti oggi per venerare la Santa nella Caserma per la celebrazione Messa annuale in cui erano presenti tutte le cariche cittadine: Del Corvo ,il Prefetto,Mons.Giuseppe Petrocchi, i superiori e coordinatori delle diverse squadre e servizi quali Ciani ,Martella,Miconi,Verini ,Basti,Di Girolamo.
Molto commuovente è la recita corale dell’Inno in Onore a Santa Barbara:
Iddio, che illumini i cieli e colmi gli abissi,
arda nei nostri petti, perpetua,
la fiamma del sacrificio.
Fa più ardente della fiamma
il sangue che scorre nelle vene,
vermiglio come un canto di vittoria.
Quando la sirena urla per le vie della città,
ascolta il palpito dei nostri cuori
votati alla rinuncia.
Quando a gara con le aquile
verso Te saliamo,
ci sorregga la Tua mano piagata.
Quando l’incendio, irresistibile avvampa,
bruci il male che si annida nelle case degli uomini,
non la ricchezza che accresce la potenza della Patria.
Signore, siamo i portatori della Tua croce,
e il rischio è il nostro pane quotidiano.
Un giorno senza rischio non è vissuto,
poichè per noi credenti la morte è vita,
è luce: nel terrore dei crolli,
nel furore delle acque,
nell’inferno dei roghi.
La nostra vita è il fuoco,
la nostra fede è Dio
Per Santa Barbara Martire.
Nel corso della Cerimonia è stata donata come ringraziamento per gli anni di servizio e la dedizione per il proprio lavoro la Croce di anzianità al Vigile Lizzi, Giangrande, Ranucci, Cianfini e altri.
Sono stati le nostre guide dall’uscita delle tenebre del 6 Aprile 2009 a oggi. Il loro operato è da esempio.
Francesca Ranieri
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