Ci sono persone che lavorano per noi, raccolgono i nostri oggetti che non ci piacciono più, i vestiti che smistiamo dal guardaroba al cambio di stagione, bigiotteria che non ci si addice o regali che non sono proprio di nostro gusto. Hanno cura nel disporre la merce e magari quella cosa per noi inutile sistemata da loro in un certo modo, può piacere e rendere felice un altro o un’altra. E sinceramente ci aiutano con il ricavato a superare la crisi o magari a trovare una cosa che fa per noi a poco prezzo. Ma dove lavorano? Naturalmente nei mercati dell’usato. Una realtà ad essi affine è Mercatopoli di Laura Consorte sita in Via Enrico Berlinguer a L’Aquila gestito con il marito Mario e la collaboratrice Eleonora.
Sin dalla loro apertura, i ragazzi, hanno a mio avviso intrapreso un’iniziativa bellissima: loro si prendono in carico i tuoi oggetti su cui vi è la provvigione del 50% e se dopo sessanta giorni non hanno venduto parte di essi, li destinano a vostra discrezione all’Orfanotrofio di San Gregorio.
In un’epoca basata sul consumismo, ci passa di mente che c’è qualcuno più bisognoso di noi e, magari una collana, una maglia, una borsa, una coperta, una penna gli farebbe tornare un sorriso.
Il 21 di dicembre Mercatopoli vi aspetta nel pomeriggio presso i suoi locali per accogliere un Babbo Natale speciale: per la prima volta non porterà i regali ai bambini (ma in fondo ci sarà sempre una sorpresa per loro) ma prenderà qualcosa che non usano più per poi partire alla volta dell’Orfanotrofio.
Natale è la festa dell’amore non del consumismo: facciamo qualcosa di buono per chi è meno fortunato di noi. Pensateci un attimo. Mario ed Eleonora vi aspettano comunque anche la domenica nel mercatino.
Francesca Ranieri
Complimenti! Bravi!
errata corrige: La proprietaria ieri ci ha comunicato che l’Orfanotrofio non ritira più i giochi ma i beni saranno destinati al Centro di Ascolto SAN VINCENZO DE PAOLI,lei è a vostra disposizione con il marito la domenica pomeriggio. Attendiamo allora l’intervista con lei e Babbo Natale.
A L’Aquila Babbo Natale lo festeggiano contando i soldi depositati in banca. I rimborsi arrivati da Roma e dall’Unione Europea. E ora pretendono pure che qualcuno si svegli per ricostruire completamente le case facenti parte di quella latrina a cielo aperto qual’è sempre stato il cento storico della città. ma andate a fare quello che avreste dovuto sempre fare fin dalla nascita: allevare capre e pecore.