E’ stato consegnato ieri a Roma, presso il centro congressi Cavour, il Premio del volontariato internazionale 2013, assegnato ogni anno dalla Focsiv in occasione della Giornata mondiale del volontariato. Quest’anno, il premio è andato a Rosario Volpi, 34enne siciliano, educatore in Madagascar per la onlus Educatori senza Frontiere (fondazione Exodus).
“E’ a prima volta che la federazione apre il bando di partecipazione al premio anche ai non soci Focsiv – ha detto il presidente Gianfranco Cattai, durante la cerimonia di premiazione – . Le candidature pervenute sono state 15 – ha ricordato – e sono stati gli utenti della rete a selezionare i quattro finalisti, tra cui la giuria interna composta da rappresentanti della Focsiv e dei partner Fondazione Missio, Forum Terzo Settore, Famiglia Cristiana e TV2000, all’unanimità ha selezionato Rosario”. In questo giorno “di rinnovato impegno per difendere il volontariato internazionale – ha poi aggiunto Cattai, esprimendo la disapprovazione sua e di tutta la Federazione per il testo di riforma della Legge 49/87, che elimina il termine volontario – vogliamo ricordare l’impegno di tutti i volontari nelle periferie del mondo, oggi rappresentati qui da Rosario”.
“Testimonianza cristiana nelle periferie del mondo ed educazione alla cittadinanza attraverso le esperienze di volontariato all’estero dei giovani”: questo è stato il tema della tavola rotonda, a cui sono intervenuti Roberto Mancini, professore di Filosofia teoretica all’Università di Macerata; don Antonio Mazzi, fondatore dell’associazione Educatori senza frontiere e Luciano Scalettari, inviato e responsabile del settore volontariato di Famiglia Cristiana. In particolare, Mancini ha sottolineato il ruolo della speranza “attiva” che caratterizza il volontariato internazionale, intesa come “responsabilità di ciascuno ad agire concretamente per operare un cambiamento orientato alla giustizia”. Scalettari ha ricordato il patrimonio di umanità, esperienza e informazioni degli organismi di volontariato internazionale che ha bisogno di essere preservato e che merita di essere valorizzato; mentre don Mazzi ha indicato le tre qualità fondamentali del volontario: dedizione, umiltà e tenerezza.
Dopo la tavola rotonda, il direttore Focsiv Attilio Ascani ha espresso la volontà del volontariato internazionale di “ripartire da questo punto della sua storia per costruire nuovi laboratori di fraternità, perché le missioni diventino palestre di educazione per tutti”. Don Michele Autuoro, direttore della Fondazione Missio, e Alex Zappalà responsabile animazione giovanile di Missio, hanno sottolineato la valenza educativa del volontariato, mentre Paola Apostoli, segretaria diocesana Aci Roma ha condiviso l’esperienza positiva di volontariato in Albania fatta con i suoi giovani. A seguire, Simonetta De Fazi, coordinatrice del dipartimento internazionale Acli, ha evidenziato la “capacità dei volontari internazionali di trasmettere sempre entusiasmo e amore anche nei contesti e nelle periferie più difficili”. Infine, durante la cerimonia, è stato proiettato il reportage realizzato in Madagascar con la testimonianza di Rosario Volpi.
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