“Siamo di fronte allo scandalo mondiale di circa un miliardo, un miliardo di persone che ancora oggi soffrono la fame: non possiamo girarci dall’altra parte e far finta che questo non esista. Il cibo a disposizione nel mondo basterebbe a sfamare tutti”. Papa Francesco con un videomessaggio porta il suo sostegno alla campagna mondiale lanciata da Caritas Internationalis “One Human Family, Food for All” per porre fine alla fame nel mondo entro il 2025. “Se c’è volontà – dice il papa evocando il brano evangelico della moltiplicazione dei pani e dei pesci – quello che abbiamo non finisce, anzi ne avanza e non va perso: perciò vi invito a fare posto nel vostro cuore a questa urgenza, rispettando questo diritto dato da Dio a tutti di poter avere accesso ad un’alimentazione adeguata”.
Il papa chiede di condividere “quel che abbiamo nella carità cristiana con chi è costretto ad affrontare numerosi ostacoli per soddisfare un bisogno così primario” e domanda al tempo stesso di farsi “promotori di un’autentica cooperazione con i poveri, perché attraverso i frutti del loro e del nostro lavoro possano vivere una vita dignitosa”. Da Francesco arriva anche l’invito, rivolto “a tutte le istituzioni del mondo, a tutta la Chiesa e ad ognuno di noi, come una sola famiglia umana, a dare voce a tutte le persone che soffrono silenziosamente la fame, affinché questa voce diventi un ruggito in grado di scuotere il mondo”.
La campagna, sottolinea poi il pontefice, è anche un invito “a tutti noi a diventare più consapevoli delle nostre scelte alimentari, che spesso comportano lo spreco di cibo e un cattivo uso delle risorse a nostra disposizione”. “E’ anche un’esortazione – aggiunge – a smettere di pensare che le nostre azioni quotidiane non abbiano un impatto sulle vite di chi – vicino o lontano che sia – la fame la soffre sulla propria pelle”. “Vi chiedo, con tutto il cuore – dice – di appoggiare la nostra Caritas in questa nobile Campagna, per agire come una sola famiglia impegnata ad assicurare il cibo per tutti. E preghiamo che Dio ci dia la grazia – conclude – di vedere un mondo in cui mai nessuno debba morire di fame”. (ska)
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