La crisi economica che sta vivendo Spagna spinge alla disperazione alcune persone che vendono i loro organi su Internet. Il quotidiano Abc racconta la storia di Virginia, 20 anni: ha messo in vendita un rene, un polmone e il midollo. “Da un anno cerco lavoro – racconta – e nel’ultimo posto in cui ho lavorato come cameriera mi devono pagare 1000 euro. Ho visto un annuncio dove vendevano i organi: sarebbero un sacco di soldi e mi servono”. Virginia chiede 200 mila euro per ogni organo. “Il viaggio e l’operazione costano circa 40 mila euro: so che è illegale in Spagna. Ma in America la gente fa offerte di acquisto di organi”, aggiunge. Nessuno l’ha ancora chiamata.
Come Virginia, una mamma ha offerto i propri organi per far fronte ai problemi economici. “E ‘molto difficile andare a casa di tua madre per chiedere 20 centesimi per comprare un sacchetto di caramelle per tuo figlio”, racconta Reme al giornale El Correo. Come riporta El Pais l’organizzazione nazionale dei trapianti (Ont) ha informato la squadra dei crimini telematici della Guardia civile che in piccoli annunci di siti web si vendono vari organi, a prezzi che variano da 15 mila euro al milione. La vendita di organi è un crimine e la sua pubblicità non è consentita, la legge spagnola è severa rispetto a questo e per coloro che hanno commesso questo crimine attendono la pena fino a dodici mesi di carcere e anche di più a seconda del delitto. Le due donne non temono la legge: agiscono per un bisogno economico e sono convinte che, se qualcuno le chiamerà, è perchè nel paese del richiedente è lecito operare in questo modo. “Non ho ucciso nessuno, lo faccio per i miei figli e per non perdere la casa. Per meno di 40 mila euro non lo venderei”, dice Reme.
L’Ont ribadisce sul quotidiano 20 minutos “l’obbligo giuridico dell’amministrazione di agire contro la criminalità e la necessità di mantenere una politica di tolleranza zero per il traffico di organi, in Spagna il sistema è progettato in modo che non se possa produrre traffico di organi e il trapianti eseguiti si fanno solo in ospedali autorizzati”. La Facua, organizzazione che lotta contro le irregolarità nel web, ha denunciato
31 annunci sulla vendita di organi, questo tema li preoccupa non solo per quello che vieta la legge, ma perche minaccia la sicurezza delle persone che pubblicano questi annunci, che possano cadere nella trappola di organizzazioni che si occupano di traffico di organi all’estero.
Lascia un commento