La senatrice del pd, Stefania Pezzopane, commentando la “sconcertante, drammatica e vergognosa vicenda del presunto contratto con cui l’assessore alla Cultura della Regione Abruzzo Luigi De Fanis avrebbe vincolato la sua segretaria personale all’obbligo di prestazioni sessuali“, ha affermato: “Da donna dico che un ricatto sessuale di questa natura, se confermato, nei confronti di una lavoratrice dipendente lascia senza parole, per la sua volgare gravita’. Ne’ sarebbe molto diverso se tra i due, come sostiene la difesa, ci fosse una relazione. Cio’ – aggiunge la senatrice – getta un’ulteriore ombra oscura su una Giunta regionale da rispedire a casa con le elezioni e che si e’ invece autoprorogata oltre ogni limite, fino alle consultazioni europee”. “L’inchiesta e’ in corso e l’assessore, agli arresti domiciliari, si e’ dimesso, ma e’ chiaro – prosegue Pezzopane – che una Regione come l’Abruzzo, che deve affrontare la ricostruzione post terremoto e gli effetti violenti della crisi economica, avrebbe assoluto bisogno di una giunta ‘sana’, nel pieno dei suoi poteri. E’ questo l’esempio che continuano a dare, in Italia, alcuni degli uomini della destra che detengono un po’ di potere. Il presidente pro tempore della Regione Chiodi farebbe bene a condannare senza se e senza ma il comportamento del suo assessore e a ripudiare il relativo modello di potere maschile e maschilista. E farebbe bene – conlude la senatrice – a chiedere scusa agli abruzzesi e alle italiane, visto che a scegliere e nominare quell’assessore e’ stato lui”.
Foto: Manuel Romano
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