Si normalizza la situazione del Cie di Ponte Galeria dopo la protesta che ha animato gli ultimi giorni. Le bocche cucite, ma anche i letti portati nei cortili, le notti all’aperto, il rifiuto del cibo, e altre modalità per gridare il disagio e la richiesta di una soluzione alla loro situazione. Gli ospiti reclusi nel centro hanno scritto una lettera al papa che è stata consegnata al direttore della Caritas diocesana di Porto Santa Rufina, don Emanuele Giannone, che ha celebrato all’interno del Cie una messa per la solennità del Natale. Nel testo papa Francesco viene invitato a visitare il centro nel quale i migranti sono “rinchiusi come animali”.
Per domani è intanto attesa una manifestazione contro i Centri di identificazione ed espulsione (Cie) davanti alla sede nazionale del Pd in via Sant’Andrea delle Fratte, nel centro di Roma. L’iniziativa per chiedere la chiusura dei Cie e dei Centri accoglienza richiedenti asilo (Cara) e per «cancellare la legge Bossi-Fini senza tornare alla Turco-Napolitano» sull’immigrazione è organizzata dai Movimenti per il Diritto all’Abitare – Reti Antirazziste Romane.
Ponte Galeria, i migranti scrivono al papa
Si normalizza la situazione del Cie di Ponte Galeria dopo la protesta che ha animato gli ultimi giorni. Le bocche cucite, ma anche i letti portati nei cortili, le notti all’aperto, il rifiuto del cibo, e altre modalità per gridare il disagio e la richiesta di una soluzione alla loro situazione. Gli ospiti reclusi nel […]
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