Nel Casertano alle 18.08 la terra ha tremato tra le province di Caserta e Benevento, nella zona a ridosso del Matese, seminando tanta paura e qualche danno soprattutto ad alcune chiese. Il sisma ha avuto una magnitudo di 4.9 ed è stato preceduto poco prima da un’altra scossa di magnitudo 2.7.
I comuni più vicini all‘epicentro sono stati Castello del Matese, Gioia Sannitica, Piedimonte Matese, San Gregorio Matese, San Potito Sannitico in provincia di Caserta e Cusano Mutri in quella di Benevento. Verifiche e sopralluoghi attivati subito dopo il sisma hanno consentito di accertare che i danni sono stati abbastanza limitati, in particolare concentrati in alcune chiese di Piedimonte Matese (dove si è registrata anche la caduta di alcuni cornicioni), Alife e San Gregorio Matese.
La scossa è stata talmente forte da essere avvertita anche a Roma, dove sono state diverse le segnalazioni al 113, e in Ciociaria.
Nel Sannio, in diversi centri, si sono riviste scene che hanno richiamato alla memoria il dramma del 1980.
I geologi campani rilanciano l’allarme. Lo fa Francesco Peduto, presidente regionale: ”Occorre al più presto rendere operativi i piani di Protezione civile comunali e istituire il fascicolo di fabbricato”.
La paura resta, c’è chi, per precauzione, si prepara a trascorrere la notte in auto.
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