“Dopo un andamento piuttosto deludente del movimento turistico degli italiani a Natale e Capodanno, nonostante il calendario faccia cadere l’Epifania di lunedì, un numero minimo di italiani, e per giunta in flessione del 15,6% rispetto al 2013, trascorrerà la ricorrenza fuori casa, per un segnale che interpretiamo con preoccupazione per l’anno nuovo appena iniziato”. Il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, illustra i risultati di un’indagine previsionale sui consumi turistici degli italiani per l’Epifania, realizzata con il supporto tecnico dell’istituto ACS Marketing Solutions. Complessivamente 1,8 milioni di italiani, rispetto ai 2,1 milioni del 2013, effettueranno una vacanza nel week end dell’Epifania, scegliendo in maniera pressoché assoluta l’Italia quale meta del loro viaggio. Del totale dei viaggiatori 1,3 milioni partiranno esclusivamente per quest’ultimo week end festivo, mentre dei restanti turisti 261 mila hanno iniziato la loro vacanza a Natale ed altri 237 mila sono fuori casa da Capodanno.
L’alloggio preferito sarà la casa di parenti o amici nel 37% dei casi, seguito dall’albergo col 26%. La durata media si attesterà sulle 2,4 notti e la spesa media si attesterà sui 396 euro, rispetto ai 494 euro del 2013, per un calo di quasi il 20%, che genererà un giro d’affari di circa 515 milioni di euro.
“All’avvio del nuovo anno -conclude Bocca- ribadiamo come Governo e Parlamento debbano decidere immediatamente una strategia comune per far rivedere la luce ad uno dei settori maggiormente trainanti l’economia nazionale e confidiamo che il tanto annunciato decreto ‘valore turismo’ possa contenere le ricette giuste per dare risposte concrete alle imprese ed al mercato”.
L’indagine, realizzata dalla Federalberghi con il supporto tecnico dell’Istituto ACS Marketing Solutions, è stata effettuata dall’11 al 17 dicembre, ascoltando con il sistema C.A.T.I. (interviste telefoniche) 3.000 persone maggiorenni, per un campione rappresentativo di circa 50 milioni di individui maggiorenni.
Il campione è stato costruito in modo da rispettare le quote della popolazione italiana maggiorenne e minorenne (oltre 60 milioni) in termini di sesso, età, grandi ripartizioni geografiche ed ampiezza dei centri abitati.
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