“Il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, non poteva non sapere quanto accadeva intorno al Comune, in caso contrario significherebbe che gli è sfuggito di mano il controllo della macchina politica e tecnica: in entrambi i casi dovrebbe farsi un esame di coscienza e trarne le conclusioni”.
Lo afferma il consigliere regionale di Forza Italia Luca Ricciuti in riferimento all’inchiesta su presunte tangenti negli appalti post-sisma.
“Quanto sembra emergere in queste ore non è altro che l’ennesima vicenda opaca che riguarda l’amministrazione comunale – aggiunge l’esponente di centrodestra – basti ricordare la questione dell’affidamento diretto dello smaltimento delle macerie, un affare da circa 50 milioni di euro, e quella dei Moduli abitativi removibili (Mar), entrambe naufragate dopo l’interessamento della magistratura”.
“D’altra parte – sottolinea Ricciuti – era stato proprio il Comune dell’Aquila a chiedere all’allora capo della Protezione civile Guido Bertolaso di poter gestire direttamente i puntellamenti degli edifici danneggiati dal terremoto, assegnati alle ditte attraverso affidamenti diretti giustificati dall’emergenza”.
“Un quadro a tinte fosche che consiglierebbe un gesto di vero coraggio e di assunzione di responsabilità politica da parte del primo cittadino – conclude il consigliere regionale – che dovrebbe rassegnare le dimissioni, per riattribuire l’onorabilità alla classe politica comunale di centrosinistra di fronte agli aquilani”.
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Tangenti Ricostruzione, Ricciuti: il sindaco deve assumersi le responsabilita’
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