Inaugurato, in tutta Italia, l’anno giudiziario ma, nei 26 distretti di Corte d’appello presenti in tutta la Penisola, sono stati gli avvocati e i cittadini, a far sentire la propria voce di dissenso organizzando una serie di mobilitazioni.
A L’Aquila, iI legali abruzzesi hanno abbandonato per protesta la cerimonia d’inaugurazione dell’anno giudiziario, denunciando “la condizione in cui versa la giustizia”. L’uscita è stata annunciata dal presidente del Consiglio dell’Ordine Forense dell’Aquila, Carlo Peretti che ha letto un documento di protesta per le condizioni di degrado della giustizia e per quello che ritengono un vero e proprio “attacco” alla loro funzione e alla sua “rilevanza costituzionale”; chiedendo correttivi “seri e sostanziosi”, alla riforma giudiziaria.
Sempre a L’Aquila, fuori dalla caserma della Guardia di Finanza, un sit-in di cittadini protestava invece in difesa dei tribunali abruzzesi inseriti nel processo di accorpamento.
In tutto questa situazione di incertezza e precarità è passata in secondo piano la relazione sulla situazione della giustizia in Abruzzo presentata dal presidente della Corte d’Appello dell’Aquila, Stefano Schirò
Il magistrato ha ricordato la precarietà e lo smarrimento in cui versa la città, ha parlato delle indagini in corso sulla politica, da quella sulle presunte tangenti all’Aquila che hanno coinvolto l’Amministrazione Comunale fino alla bufera sui rimborsi della Regione Abruzzo con 25 politici indagati.
In controtendenza il senatore Legnini per il quale “Dalla ricca e dettagliata relazione del Presidente della Corte di appello di L’Aquila, Stefano Schirò, si ricava un abbattimento del carico delle pendenze civili e penali che, benché contenuto, costituisce il sintomo di un’evoluzione positiva dell’organizzazione giudiziaria. Processo telematico avviato, aggiornamento professionale dei magistrati, diffusione di prassi virtuose e innovative. Insomma, un cantiere aperto dentro il quale non sono superati gli antichi mali della giustizia italiana ma si lavora, oggi più che negli anni scorsi, con maggiore serenità e impegno per l’accrescimento della produttività del sistema e dei singoli magistrati”
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Anno giudiziario 2014. Tensioni tra magistrati, politici e avvocati
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