Finmek, Pezzopane: “Il Ministero firmi subito decreto Cig ”

“Sono tornata questa mattina a sollecitare il Ministero del Lavoro per sbloccare la Cig per i lavoratori ex Finmek di L’Aquila e Sulmona. La vicenda ha dell’inverosimile. Si procede a passo di gambero, due avanti e uno indietro”. Questo il commento della senatrice Stefania Pezzopane, in relazione alla mancata firma del Ministero del Lavoro per la […]

pezzopaneSono tornata questa mattina a sollecitare il Ministero del Lavoro per sbloccare la Cig per i lavoratori ex Finmek di L’Aquila e Sulmona. La vicenda ha dell’inverosimile. Si procede a passo di gambero, due avanti e uno indietro”.
Questo il commento della senatrice Stefania Pezzopane, in relazione alla mancata firma del Ministero del Lavoro per la liquidazione della Cassa Integrazione.
“L’emanazione del decreto ministeriale per la proroga della Cassa integrazione si era bloccata a causa della mancanza di una relazione aziendale e quindi di una relazione del Ministero Attività Produttive- ricorda la senatrice- Il Ministero del Lavoro si era impegnato in Senato, per bocca del sottosegretario Carlo Dell’Arringa, che ha risposto ad una mia interrogazione, a risolvere rapidamente l’impasse relativo agli assegni di Cig. Tuttavia, adesso che il Ministero ha tutte le pratiche per poter procedere, sta invece nicchiando e non se ne comprendono i motivi.
Ho sollecitato il Sottosegretario e gli uffici competenti a mantenere fede all’impegno assunto in Senato, per velocizzare il più possibile la liquidazione della cassa integrazione. Non è possibile accumulare ulteriori ritardi, mentre sui lavoratori di L’Aquila e Sulmona incombe la mannaia della restituzione delle somme  percepite dall’INPS come “mobilità non dovuta”. Burocrazie senza cuore e Ministeri che si rimpallano le responsabilità. Un’indecenza. A farne le spese ci sono persone in carne ed ossa. Se non succede presto qualcosa di definitivo- conclude la senatrice- sarà utile andare al Ministero con sindacati e lavoratori, per far sentire la nostra voce.”

Foto: Manuel Romano

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