La Corte d’appello di Firenze ha aumentato la pena alla ragazza americana per l’aggravante di calunnia dopo la condanna della corte di appello di Firenze per l’omicidio di Meredith Kercher. Lei: spaventata da sentenza ingiusta, accuse inconsistenti. Sollecito: incredulo. Familiari Meredith impassibili: ‘Non è tempo per festeggiare’. Il fratello: capisco perché Raffaele e Amanda non sono qui.
“Essendo stata in passato giudicata innocente, mi aspettavo di meglio dal sistema giudiziario italiano. Contro di me un apparato accusatorio inesistente”. Così Amanda Knox ha commentato, in una nota, la condanna dalla Corte d’Appello di Firenze. “La mia famiglia ed io – prosegue la 27enne – abbiamo sofferto molto da questa persecuzione ingiusta”. Quindi ha attaccato il sistema giudiziario italiano, osservando che è stata vittima di “indagini grette e piene di pregiudizi, della riluttanza ad ammettere errori”. Contro di lei, secondo Amanda s’è ricorso a “testimonianze inattendibili e un apparato accusatorio e probatorio inconsistente e infondato”.
vorreri dire moltto arrabbiato,quelo che dice questa assassina di Meredith,quanto i nostri giudici sono ingiusti, forse non sa che nel 1929 nel suo paese di merda U.S.A, uccisero 2 italiani pressi per soversivi e non lo erano affato, a la pena di morte con sedia elettrica Sacco e Vanzetti