Stamina: in Israele 12 malati per infusioni

Il 13 febbraio dodici malati, sette adulti e cinque bambini, partiranno alla volta di Israele, per effettuare delle infusioni di cellule staminali presso il Ctci Center, dove opera il dottor Shimon Slavin. E’ quanto annuncia il vicepresidente del movimento Vite Sospese Pietro Crisafulli, a margine di una riunione programmatica del coordinamento nazionale cure compassionevoli a […]

stamina 2Il 13 febbraio dodici malati, sette adulti e cinque bambini, partiranno alla volta di Israele, per effettuare delle infusioni di cellule staminali presso il Ctci Center, dove opera il dottor Shimon Slavin. E’ quanto annuncia il vicepresidente del movimento Vite Sospese Pietro Crisafulli, a margine di una riunione programmatica del coordinamento nazionale cure compassionevoli a Roma, nonostante la posizione critica di Davide Vannoni. La decisione, che Crisafulli aveva già annunciato sul proprio profilo Facebook qualche giorno fa e ‘ stata ribadita oggi, all’indomani del rinvio a giudizio di Vannoni per tentata truffa da parte del Gup di Torino, Luca Del Colle.

“Ci siamo informati sulla metodica di Slavin, utilizza cellule staminali mesenchimali autologhe, come Vannoni – spiega Crisafulli – sappiamo della contrarietà del presidente di Stamina Foundation ma si tratta per lo più di famiglie che in Italia continuano a perdere i ricorsi in Tribunale, che sono stufe di aspettare e che non vogliono vedere un proprio familiare morire: nessuno può impedire loro di provare a fare qualcosa”. Vannoni ha detto all’Ansa di “comprendere a pieno la situazione nella quale si trovano le famiglie, ciò che le spinge a provare di tutto, compreso il fatto di andare all’estero, per tentare di fare stare meglio i propri malati” ma aveva ribadito di non trovare eticamente giusto far pagare loro “30mila euro a infusione”. “C’è chi mi ha annunciato che sarà costretto a vendere la casa – aveva spiegato Vannoni – se si considera che i costi per la preparazione dell’infusione sono pari ai nostri, circa 5000 euro, mi sembra che vogliano guadagnarci troppo”. Ma una parte dei rappresentanti dei malati non ci sta e contesta le cifre, quasi a voler evidenziare una spaccatura con il presidente di Stamina: “La prima infusione non costa 30mila euro, bensì 23.600- precisa infatti Crisafulli – per la seconda si scende a 15mila e non e’ richiesto di farle ogni 40 giorni come nel metodo Vannoni bensì ogni sei mesi”.

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