Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, sul tema del testamento biologico in occasione dell’anniversario della morte di Eluana Englaro, avvenuta il 9 febbraio 2009, ha detto: “Oltre cento comuni in Italia hanno attivato il registro sul testamento biologico: questo significa fornire un servizio ai cittadini, agevolarli nel far rispettare la loro volontà, un diritto che e’ già nella Costituzione, come dimostra la stessa giurisprudenza sul caso di Eluana, e che può essere esercitato e fatto rispettare anche in assenza di una legge sul testamento biologico. La giurisprudenza sul caso Englaro ha chiarito il diritto in Italia al testamento biologico, a far si che la volontà di una persona sia presa in considerazione- chiarisce infatti Cappato- questo e’ già in Costituzione e già adesso ciascuno di noi ha la possibilità lasciare delle indicazioni e vi è l’obbligo di tenere conto delle indicazioni stesse”.
“Sul testamento biologico più che una legge ci vorrebbe una buona legge, che serva non tanto a rafforzare questo diritto della persona, ma gli obblighi in capo ad altri soggetti che se ne prendono cura, come ad esempio i medici” aggiunge il tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni
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