Il Festival di Sanremo continua ad essere la vetrina privilegiata per la protesta sociale. Iniziato con lo show di Grillo fuori dall’Ariston e proseguita, all’interno del teatro con quella dei disoccupati napoletani , esasperata, tesa a distruggere lo spettacolo, oggi sono i lavoratori frontalieri a “marciare su Sanremo” a poche ore dall’inizio della serata finale di questo festival.
Dopo le tante iniziative a Ventimiglia, culminate nei mesi scorsi con una manifestazione che ha mobilitato migliaia di persone, i lavoratori oggi pomeriggio si sono dati appuntamento nella città dei fiori per ribadire, alla presenza anche dei colleghi di San Marino e della Svizzera, i disagi di una categoria costretta a lavorare all’estero ma a pagare le tasse in Italia. Con evidenti disparità, sia in termini fiscali che di servizi. I “frontalieri incazzati”, ormai per tutti frontalieri a “tre zeta”, sono i promotori della manifestazione, che vuole attirare l’attenzione su una categoria troppo ignorata dalla politica e dai media.
Lascia un commento