LSU pulizie scuole, Pezzopane: inserita norma nel ddl emergenze per proroga convenzioni

“Nel ddl sulle emergenze presentato in Senato, per recuperare gli emendamenti ritenuti non ammissibili al decreto salva Roma, c’è anche una norma per i lavoratori impiegati nei servizi di pulizia per le scuole, che mira a prorogare le convenzioni in essere con le ditte di pulizia fino alla fine di marzo”. Lo dichiara la senatrice […]

pezzopane“Nel ddl sulle emergenze presentato in Senato, per recuperare gli emendamenti ritenuti non ammissibili al decreto salva Roma, c’è anche una norma per i lavoratori impiegati nei servizi di pulizia per le scuole, che mira a prorogare le convenzioni in essere con le ditte di pulizia fino alla fine di marzo”.
Lo dichiara la senatrice Stefania Pezzopane, che oltre a firmare il ddl, nei giorni scorsi ha anche presentato un’interrogazione sull’emergenza del LSU del settore.
“L’esternalizzazione dei servizi di pulizia nelle scuole, attraverso la gara Consip, ha comportato un improvviso taglio delle ore e delle risorse, che rischia di avere delle brusche ricadute occupazionali- afferma la senatrice- In Abruzzo sono a rischio 800 posti di lavoro, a causa dei tagli imposti. Dopo lo sciopero regionale dei giorni scorsi, i lavoratori sono tornati a mobilitarsi oggi a L’Aquila. A loro va tutta la mia solidarietà e il mio sostegno.
La norma inserita nel ddl prevede che il termine del 28 febbraio, per la scadenza degli appalti con le ditte di pulizia, venga prorogata di un mese, in modo da dare tempo al nuovo governo di intervenire con una soluzione strutturale”.

Foto: Manuel Romano

Una risposta a “LSU pulizie scuole, Pezzopane: inserita norma nel ddl emergenze per proroga convenzioni”

  1. Vincenzo ha detto:

    Io in una scuola ci vivo, e posso dire che mentre per alcuni è un grosso danno perchè lavorano tre ore al giorno e veramente se le sudano, c’è una parte di questi che vengono retribuiti per sette ore giornaliere e sono anni che se si trattengono (e badate dico se si trattengono e non se lavorano) due ore al giorno nel plesso è grasso che cola. La signora Pezzopane evidentemente conosce poco la materia. Tra questi c’è gente inserita nelle graduatorie provinciali del personale ATA e puntualmente rifiuta ogni anno la nomina, per non parlare di chi si vedrebbe ridurre a quattro ore gionaliere e ha gia dichiarato che a quel punto preferisce licenziarsi e farsi mettere in regola nella ditta dove lavora oggi a nero. Ma perchè non si assumono tanti ragazzi (che nel frattempo sono invecchiati) nelle graduatorie provinciali nella speranza vana di poter fare qualche supplenza.

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