“Sos Impresa”, l’associazione antiracket di Confesercenti, ha aperto questa mattina a Roma la Convenzione nazionale delle associazioni antiracket e antiusura non profit. Secondo un report presentato dall’associazione proprio nel corso del convegno, i commercianti colpiti dall’usura in Italia sono circa 200 mila, ma nonostante l’aumento del numero di chi decide di venire allo scoperto rivolgendosi alle autorità competenti, “l’imprenditore vittima di usura o racket, oggi spesso è costretto al fallimento”. Da qui una serie di proposte dell’associazione per sconfiggere le mafie, tutelando chi fa impresa.
In Italia torna a crescere il fenomeno dell’usura: dopo un calo delle denunce negli anni passati, dal 2011 al 2012 sono salite del 15 per cento con un trend invariato lungo tutto il 2013. Ma l’usura è solo uno dei problemi: le imprese italiane subiscono circa 1.300 reati al giorno.
Resta alto l’allerta sulle estorsioni. “Ad oggi, le denunce per questo reato sono più di 6 mila – spiega il report di Sos Impresa -, mentre gli estortori denunciati sono circa 25 mila.
“Oggi la criminalità organizzata e mafiosa, pur non tralasciando la pratica del pizzo, entra nell’economia tramite i cosiddetti uomini cerniera: faccendieri, intermediari, pseudo-imprenditori”, spiega il report. Figure che ormai sono entrate in circolo nelle principali arterie del mercato.
Aumentano le denunce per usura ed estorsioni. Il volto dei clan
“Sos Impresa”, l’associazione antiracket di Confesercenti, ha aperto questa mattina a Roma la Convenzione nazionale delle associazioni antiracket e antiusura non profit. Secondo un report presentato dall’associazione proprio nel corso del convegno, i commercianti colpiti dall’usura in Italia sono circa 200 mila, ma nonostante l’aumento del numero di chi decide di venire allo scoperto rivolgendosi […]
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