Lavoro, Prodi: “Necessari ingegneri e periti per salvare l’industria italiana”

Una “massa critica” di ingegneri e periti per salvare l’industria italiana. E’ la ricetta dell’ex premier ed ex presidente Ue Romano Prodi, che arriva a sollecitare una campagna mediatica a favore delle scuole tecniche ed incentivi a favore di chi si iscrive a questi corsi. “Voglio essere provocatorio: se facciamo l’esame di chi ci ha […]

prodiUna “massa critica” di ingegneri e periti per salvare l’industria italiana. E’ la ricetta dell’ex premier ed ex presidente Ue Romano Prodi, che arriva a sollecitare una campagna mediatica a favore delle scuole tecniche ed incentivi a favore di chi si iscrive a questi corsi. “Voglio essere provocatorio: se facciamo l’esame di chi ci ha spinto allo sviluppo passato vediamo che sono stati i periti e gli ingegneri, mica gli economisti”, ha sottolineato il professore, chiudendo questa sera il convegno di Almalaurea nell’aula absidale di Santa Lucia a Bologna. “Le tecnologie medie come la meccanica, in cui siamo ancora bravi nel mondo, hanno bisogno di questi uomini. Stiamo commettendo l’errore tragico di considerare la scuola tecnica una cosa di secondo piano, dove si mandano i ragazzi che non sono stati bravissimi”.
Invece, secondo Prodi, “bisogna dare un messaggio opposto: sono quelli che salveranno il paese nel futuro. E se necessario bisogna finanziarli, aiutarli anche economicamente. Bisogna dire a tutti i media, radio e televisioni: attenzione che senza queste persone il paese e’ finito”. In sintonia con quanto affermato durante il convegno anche dal presidente regionale di Confindustia Maurizio Marchesini, l’ex premier ha insistito sul ruolo-chiave della manifattura, che e’ ancora la “nostra forza”. Prodi ricorda quando era tra i pochi con grandi incarichi di responsabilita’ a sostenere questa stessa tesi: “ero considerato un pericoloso comunista”.
Attraverso il rilancio dell’industria tradizionale l’Italia potrebbe secondo Prodi anche rispondere al calo progressivo dei posti di lavoro dovuto all’ingresso sempre piu’ massiccio delle nuove tecnologie. “Siamo di fronte ad una svolta e non ce ne rendiamo conto- ha detto il professore- Le nuove tecnologie che hanno trasformando il mondo distruggono occupazione. Per questo bisogna costruire politicamente il mondo nuovo”.

Una risposta a “Lavoro, Prodi: “Necessari ingegneri e periti per salvare l’industria italiana””

  1. Maurizio Pistone ha detto:

    Prodi è stato crudelmente sbeffeggiato, ma si conferma uno degli uomini più lucidi che abbiamo avuto in questi anni.

    Quello che dice è perfettamente vero; le ultime riforme sono state catastrofiche soprattutto per l’istruzione tecnica e professionale.

    Nei professionali la Gelmini ha tagliato anche del 60%-70% le ore delle materie di indirizzo, quelle indispensabili per lavorare; in alcune materie le ore di laboratorio ormai sono così poche che sembrano le applicazioni pratiche delle medie.

    Adesso tutto finirà ai privati, e addio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *