Saranno restituiti domani mattina alla Curia arcivescovile dell’Aquila i frammenti della reliquia di Papa Giovanni Paolo II rubata tra il 25 e il 26 gennaio 2014 dal piccolo santuario di San Pietro della Jenca e recuperata il 30 dello stesso mese. La riconsegna avverrà in un evento aperto alla stampa alle ore 11, presso gli uffici della Questura, alla presenza di monsignor Giovanni D’Ercole, vescovo ausiliario del capoluogo. La restituzione è stata resa possibile da David Mancini, sostituto procuratore della procura della Repubblica dell’Aquila, che ha emesso un decreto di dissequestro di tutto il materiale religioso rinvenuto dalla Polizia, disponendone la restituzione all’Arcidiocesi aquilana.
La reliquia era stata rubata dal santuario da tre giovani che, pensando di avere a che fare con un oggetto di grande valore economico, avevano provato a rivenderla. Una volta realizzato che il contenuto della teca non era oro e quindi non ne avrebbero ricavato un utile vendendolo, si sono disfatti della reliquia, seppellendola insieme al crocefisso nella campagne vicine alla Basilica di Santa Maria di Collemaggio. Le ricerche eseguite congiuntamente da personale della questura e successivamente dalla polizia Scientifica, Unità analisi crimini violenti (Uacv), specializzata nel ritrovamento di tracce (Ert), avevano consentito di ritrovare dei frammenti riconducibili alla reliquia contenente il sangue di Papa Wojtila. Fortunatamente gli arrestati sono stati collaborativi indicando il luogo dove avevano seppellito la teca e buttato la reliquia ponendo fine a questa triste vicenda.
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L’Aquila, furto reliquia papa Wojtyla. Appello di Mons. D’Ercole
Reliquia papa Wojityla: trovata la teca e la croce
Giovanni Paolo II: ricomposto il reliquiario
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