Falsi invalidi, Inps: risparmiati 250 milioni

“Siamo davvero ai numeri truccati”. E’ dura la risposta di Pietro Barbieri, presidente della Fish, ai dati che l’Inps ha fornito sui controlli straordinari alle prestazioni di invalidità (pensioni e indennità di accompagnamento) e che sono stati riferiti ieri dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti nel corso del question time alla […]

falsi-invalidi“Siamo davvero ai numeri truccati”. E’ dura la risposta di Pietro Barbieri, presidente della Fish, ai dati che l’Inps ha fornito sui controlli straordinari alle prestazioni di invalidità (pensioni e indennità di accompagnamento) e che sono stati riferiti ieri dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti nel corso del question time alla Camera.
Poletti, citando informazioni dell’Inps, aveva affermato che il piano di verifiche straordinarie (i cosiddetti controlli contro i falsi invalidi) hanno riguardato “circa 700 mila beneficiari fra il 2009 e il 2013” e che “nel 23% dei casi” è stato appurato che “il requisito sanitario non era più attuale”. Poletti ha parlato di “percentuali difformi” sul territorio, sintomo di “disomogeneità valutativa all’origine”, al momento dell’accertamento dell’invalidità, mentre per quanto riguarda l’entità dei risparmi ottenuti con i controlli ha parlato, sempre citando l’Inps, di ” oltre 250 milioni di euro”, riferiti “esclusivamente a revoche negli anni 2010-2013″. La spesa annuale sostenuta dall’Inps per i controlli straordinari, aveva anche riferito Poletti, “nel periodo 2010-2013 è pari a 23 milioni di euro”.
“I numeri che hanno dato a Poletti – dice oggi Barbieri – non sono dei dati sbagliati ma sono certamente dei dati utilizzati in maniera tale da significare una cosa piuttosto che un’altra: quei numeri fanno riferimento infatti ai cosiddetti rivedibili, che comunque avrebbero perso il beneficio con i normali controlli di rivedibilità, al di là dunque dei controlli straordinari Inps”. Il presidente della Fish spiega che si tratta per lo più di persone con malattie oncologiche, che hanno diritto ad avere permessi lavorativi e indennità di accompagnamento nel tempo in cui si curano. “Oggi nell’80 per cento dei casi chi ha un tumore guarisce o quanto meno può essere curato” e una volta finito questo periodo di cura tornano “ad una vita normale perdendo il diritto acquisito in precedenza”. Un’evoluzione normale, assolutamente prevista nell’ordinarietà dei controlli delle persone giudicate “rivedibili”. “Quello è il recupero economico di cui parla l’Inps – dice Barbieri – mentre i dati sui falsi invalidi, comunicati dallo stesso ex presidente Mastrapasqua a suo tempo, parlano di 1500 persone, che rappresentano lo 0,06% di tutte quelle che beneficiano di una provvidenza”.
Barbieri fa poi presente un dato che “sfugge ai più” e afferma che “la definizione delle condizioni che rendono erogabile l’indennità di accompagnamento è sovrapponibile a quella usata dall’Istat per definire le condizioni di gravità della disabilità”: ebbene, Barbieri nota che “per l’Istat le persone in quelle condizioni sono 2 milioni e 800 mila, mentre le indennità di accompagnamento sono 1 milione 800 mila; mancano quindi un milione di persone che non chiedono l’accompagnamento”. “Gli italiani sono migliori di quello che si vorrebbe far apparire e il fenomeno delle invalidità nel suo complesso è un altro rispetto a quello che viene raccontato” con la retorica del falso invalido e dei controlli straordinari dell’Inps. Controlli che la Fish peraltro giudica “smisurati e giganteschi”, e incapaci di portare reali risultati. (ska)

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