“Ciarlatani pazzi”: è con questo epiteto che il fondatore di Wikipedia Jimmy Wales ha liquidato, a fine marzo scorso, la petizione arrivata via Change.org affinché l’enciclopedia online ammendi le sue voci che riguardano i trattamenti di cura olistica. I contenuti sono dettati da pregiudizio, sostengo gli ottomila firmatari, che negli ultimi cinque anni hanno provato senza successo a modificarli. E bollano Wikipedia come “guardiana dello status quo”. . Il testo (consultabile on-line su: http://www.energypsych.org/) cita anche il co-fondatore di Wikipedia Larry Sanger, che ha lasciato l’organizzazione sollevando dubbi sulla sua integrità in alcuni campi dove gruppi di persone riescono a mantenere contenuti che riflettono punti di vista ideologici e faziosi e manca un meccanismo credibile per approvare le versioni degli articoli. Si tratterebbe di ciò che succede nel caso di alcuni trattamenti di cura olistica, secondo i firmatari. Gli scettici, in sostanza, riuscirebbero a censurare un’informazione più equilibrata su questi approcci alla cura della salute e del benessere umano. I campi incriminati sono in particolare quello della Psicologia Energetica, che coniuga una serie di tecniche psicoterapeutiche con i principi dell’agopuntura e della kinesiologia applicata; della Medicina Energetica, postulante una cooperazione sistemica di matrice energetica tra sistemi dell’organismo umano che viene utilizzata come risorsa principe di guarigione. O tecniche più specifiche, come quelle di libertà emozionale (EFT). E la stessa Agopuntura, la cui validità è stata dimostrata anche da vari studi scientifici occidentali negli ultimi anni. Il risultato sarebbe di dissuasione delle persone nei confronti di approcci che potrebbero invece essere di beneficio per la loro salute e benessere psicofisico. “Ogni singola persona che ha firmato questa petizione ha bisogno di…pensare meglio a ciò che vuol dire essere onesti, fattuali e veritieri” ha dichiarato Jimmy Wales, rigettando così la petizione, per poi difendere le politiche del gigante enciclopedico, sostenendo che Wikipedia fornisce solo informazioni provate scientificamente, pubblicate da riviste scientifiche rispettabili. “Ciò che non facciamo è fingere che il lavoro di ciarlatani pazzi sia l’equivalente di una “seria dissertazione scientifica”. Non lo è”. Il tenore dell’invettiva potrebbe dar peso alla posizione dei firmatari, quando sostengono che quelli di Wikipedia “rifiutano il confronto con esperti scienziati e clinici nella ricerca di punta, o se è per questo, con chiunque abbia un punto di vista diverso”. Vale qui la pena ricordare che, non esiste ad oggi un consenso univoco sulla definizione da adottare rispetto alla realtà socio-sanitaria delle discipline denominate Medicine non Convenzionali. Si è scelto di utilizzare questa espressione (preferendola ad altre diffuse sia in ambito nazionale che estero, come Medicina Complementare e Alternativa, Medicina Tradizionale, Medicina Naturale, ecc.), essendo quella prevalente nel contesto istituzionale europeo, adottata sia dal Parlamento Europeo (Parlamento Europeo, Risoluzione n.75/1997 del 29/05/1997. Circa le richiamate evidenze scientifiche essi ci sono e come (si veda ad esempio: http://www.dith.it/listing/xfranci/XI%B0%20FC%20-%20Sicurezza%20delle%20MnC.pdf) e non considerarle risulta un insulto alla vera scienza. Come scritto da F. Bottasccioli sugli Annalli della?Istuto Superiore di Sanità già nel 1999, sarebbe oggi auspicabile, invece dilevate reciproche di scudi, fra biomedicina e altrri modelli medici, per ujna visione allargata sulla complesità dei concetti di salute e malattia inerenti l’uomo e nel rispeto della libertà di scelta terapeutica, tralaltro garantita dalla nosrtra come da altre costituzioni. In buono sostanza, quando Quando si dovrà scrivere la storia della medicina degli ultimi anni del XX secolo, sarà necessario dedicare un approfondimento al ruolo in continua evoluzione svolto dalle cosidette Medicine Alternative Complementari(CAM).Tuttavia lo sviluppo di questi sistemi diagnostici e medicali, da “medicina marginale” ad appendice tollerata dall’ortodossia medica, è stato rapido e relativamente privo di ostacoli. Essi meritano sicuramente un posto nella storia, non solo perchè rappresentano di per sè esempi del modo in cui idee inizialmente rifiutate riescono, infine, a guadagnarsi un posto nella tendenza dominante, ma perchè stanno esercitando gradualmente un’influenza sempre più decisiva sul nostro modo di concepire la malattia, la salute e la terapeutica. Il vero problema (leggi su http://www.swif.uniba.it/lei/scuola/carelli/rivscientifica.htm) è che oggi la scienza è unac sorta di sapere “divino”, nel senso che è un sapere spogliato dal punto di vista “umano”, cioè dal punto di vista dell’esperienza quotidiana e pertanto è divenuta rigida ed oscurantista che da un lato proclama come paradigma il metodo ipotetico-deduttivo, ma poi si diomentica che in molti casi (vedi il DNA come esempio), la scopeta non si fece in laboratorio, ma attraverso un processo chiamato “mentale” o “ideale”, un esperimento cioè non realizzabile in laboratorio, ma solo a livello mentale, “immaginando” cioè condizioni non reali, ma “ideali”, quelli stessi che però nega come autentici per molte scienze non matematiche né galileiane. La materia oscura esiste perché se ne vedono gli effetti gravitazionali. Non è stata scoperta in senso stretto, non c’è stato un eureka urlato in qualche sperduto laboratorio sotterraneo. Ma tutto è vero, mentre è falso parlare di un quid che chiama “Energia” ed informa in varia misura le Medicine non Convenzionali. Il positiviso viene definito da Nietzsche “malattia dello spirito” con l’pavviso che la scienza non è mai un sapere oggettivo poiché la realtà non è oggettiva, ma composta da singole verità ed interpretazioni che cambiano a seconda delle circostanze e delle cose.
Carlo Di Stanislao
Lettture consigliate
AAVV: Conoscere la complessità. Viaggio tra le scienze, Ed. Bruno Mondadori, Milano, 2009.
Bauer H. H.: Dogmatism in Science and Medicine, Ed. Europspan, Madrid, London, Paris, 2012.
Cipolla C. – Roberti di Sarsina P.: Le peculiarità sociali delle medicine non convenzionali, Ed. Franco Angeli,. Milano, 2009.
Di Stanislao C.: Argomenti di Medicina. Il dialogo e l’integrazione fra culture e modelli, Ed. Fondazione Silone, Roma-L’Aquila, 2007.
Giarelli G., Roberti di Sarsina P., Silvestrini B. (a cura di): Le medicine non convenzionali in Italia. Storia, problemi e prospettive d’integrazione, Ed. Franco Angeli, Milano, 2007.
Scarda A.M. (a cura di): Rapporto sul sistema scientifico e tecnologico, Ed. Franco Angeli, Milano, 2003.
Tognetti Bordogna M. (a cura di): La formazione nelle medicine tradizionali e non convenzionali in Italia. Attualità, esigenze, criticità, prospettive, Edd. Franco Angeli, Milano, 2014.
Lascia un commento