Un vertice tra le figure professionali che a vario titolo hanno lavorato sul caso dei coniugi di Chieti, si è svolto questa mattina all’Ospedale “SS. Annunziata”, dove il marito è ricoverato presso la Rianimazione, in prognosi che rimane riservata. Come noto, la moglie è deceduta prima dell’arrivo in Pronto Soccorso.
Le informazioni attualmente disponibili sui due casi portano a escludere patologie legate a una possibile origine infettiva a trasmissione aerea. La conclusione è scaturita dalla valutazione dell’evoluzione clinica del paziente ricoverato, dei primi risultati degli esami condotti su entrambi i coniugi e da quanto emerso finora dall’autopsia eseguita sul corpo della donna.
All’incontro hanno preso parte i medici della Direzione sanitaria dell’ospedale di Chieti, dell’Anestesia e Rianimazione, delle Malattie infettive, del Pronto Soccorso, dei Servizi di Medicina legale e di Medicina del Lavoro nonché del Dipartimento di Prevenzione.
Sono ancora in corso indagini che prevedono anche accertamenti ambientali da parte del Dipartimento di Prevenzione.
Lei deceduta, lui in ospedale: per i coniugi di Chieti escluse malattie a trasmissione aerea
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