La quarta e ultima giornata del IV Salone della Ricostruzione, promosso da ANCE Abruzzo, insieme a ANCE L’Aquila, ANCE Chieti, ANCE Teramo e ANCE Pescara, e Carsa, società di comunicazione integrata, si è aperta con il convegno dedicato alla disamina delle regole che governano la sicurezza nei luoghi di lavoro, in particolare del D.Lgs. 81/08, che ha visto la presenza di Raffaele Guariniello, procuratore aggiunto presso la Procura della Repubblica di Torino.
“Mai come in questi ultimi mesi – ha spiegato Guariniello – la nostra giurisprudenza ha richiamato l’attenzione sulle responsabilità delle imprese non più come datrici di lavoro bensì come imprese committenti. Un tempo era il datore di lavoro il personaggio principale. Oggi il legislatore ha introdotto la figura del committente che prende l’iniziativa della realizzazione dell’opera, provvedendo a programmarla e a finanziarla, e assumendo una quota di responsabilità riguardo alla sicurezza sul lavoro. A differenza delle leggi precedenti il D.Lgs. 81, poi, il cui obiettivo è di innalzare i livelli di tutela e sicurezza, non punta solo sulla responsabilità penale delle persone fisiche, ma anche sulla responsabilità amministrativa delle imprese che comporta conseguenze molto pesanti. La terza novità introdotta dalla norma: il nuovo modello immaginato dal Legislatore ha indotto i diretti interessati ad attivare finalmente una politica aziendale della sicurezza”.
La manifestazione è stata ricca di incontri: le tre sale allestite per i dibattiti (Le Corbusier, Munari e Officina L’Aquila) hanno accolto una folta schiera di visitatori interessati che, nell’arco dell’intera manifestazione, sono stati più di 10mila. Gli oltre 100 espositori – nazionali e internazionali – hanno espresso soddisfazione per l’andamento dei 4 giorni che hanno consentito reali scambi nelle relazioni e crescita nelle strategie di business. È stata un’occasione di incontro e confronto sui temi di una ricostruzione all’avanguardia, green e attenta alle esigenze di sviluppo sociale ed economico del territorio e che è riuscita a provocare l’attenzione del panorama politico locale, regionale e nazionale. Qualificate infatti le presenze registrate al Salone, dal ministro per l’Ambiente Gian Luca Galletti, ai sottosegretari Ilaria Borletti Dell’Acqua Buitoni e Giovanni Legnini, passando per le maggiori autorità regionali e cittadine. Gli Uffici speciali per la Ricostruzione dell’Aquila e del cratere hanno eccezionalmente trasferito i loro addetti nel Salone che da quella sede hanno operato ininterrottamente. La portata dei convegni tecnici e di indirizzo, che si sono succeduti lungo un programma ricco e ritmato, è andata oltre le aspettative.
Soddisfazione è stata espressa dal coordinatore del Salone, Roberto Di Vincenzo: “E’ stata una manifestazione di grande successo che ha visto la presenza di un pubblico molto tecnico. Gli espositori sono soddisfatti. È stato molto importante, poi, l’impegno di Officina L’Aquila e dei Comitati dei promotori. Straordinaria la partecipazione ai convegni, segno evidente che gli argomenti trattati sono stati di interesse e stringente attualità. L’obiettivo che ci eravamo prefissi è stato raggiunto, ma già nei prossimi giorni ci rivedremo per progettare le azioni future perché se è vero che col Salone si chiude un ciclo è anche vero che da esso riparte il processo di programmazione che dura tutto l’anno”.
Per Enrico Ricci, presidente di Ance Abruzzo, “è evidente il successo della manifestazione. Il mio particolare apprezzamento va al messaggio di buone pratiche che dal Salone emerge e mi riferisco, in particolare, all’azione di rendicontazione sullo stato dei finanziamenti e delle opere che gli Uffici speciali per la ricostruzione hanno svolto all’insegna della massima trasparenza verso la collettività. Ci muoviamo su questo filone anche per il prossimo anno, cercando di migliorare, ma partendo da un’ottima base di partenza”.
Gli fa eco Gianni Frattale, presidente di Ance L’Aquila: “Sono soddisfattissimo dell’andamento di questa quarta edizione che ha rappresentato un cambiamento totale e radicale all’insegna della partecipazione e della condivisione. La presenza di figure istituzionali di alto livello è il segno di una nuova comprensione che deve trovare linfa anche nella capacità di unire forze e competenze. L’iniziativa legata alla creazione di Officina L’Aquila, poi, attiva nuove possibilità di formazione, conoscenza e ricerca che ci condurrà alla definizione di un nuovo modello esportabile di prevenzione e sicurezza”.
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