Un homeless entra in Parlamento Europeo e ci entra per restarci, anche se si tratta solo di una scultura. Una statua di un uomo seduto su una panchina verrà infatti installata oggi a Bruxelles, e servirà a ricordare a tutti gli eurodeputati – presenti e futuri – la situazione che milioni di senza casa vivono in tutta l’Ue.
La scultura è un dono del Parlamento danese (Folketinget), ed è opera dell’artista Jens Galschiøt. Era già stata esibita all’Europarlamento nel 2010, in occasione della campagna “ending homelessness is possible”, lanciata da Feantsa, il network europeo delle organizzazioni che si occupano dei senza fissa dimora, ma ora torna a Bruxelles in pianta stabile, proprio come un homeless che trovi finalmente casa.
Galschiøt ha spiegato perché ha deciso di regalare la sua opera agli europarlamentari: “Voglio ricordare loro le responsabilità che hanno anche nei confronti di quelle persone che non sono perfettamente integrate nella società. Fra i deputati europei, pochi conoscono un senza tetto e quindi non si rendono conto di come sia difficile vivere non avendo una casa. Questa scultura deve servire come monito per politici e lobbisti, perché la vedano quotidianamente e pensino, mentre svolgono il loro lavoro e le loro attività quotidiane ma soprattutto mentre propongono e promulgano nuove leggi, anche a migliorare la vita di queste persone trascurate dalla società”.
Quest’iniziativa, seppur simbolica, avviene in un momento cruciale, con le europee alle porte e il prossimo parlamento che si insedierà a partire da luglio. Il direttore di Feantsa, Freek Spinnewijn, ha ricordato che il 14 gennaio l’assemblea legislativa dell’UE ha votato una risoluzione per un strategia europea in favore degli homeless: “Speriamo che dopo le elezioni, anche il prossimo parlamento si impegni sulla strada già percorsa e continui a dare priorità al miglioramento delle condizioni dei senza casa”, ha affermato, “solo così si potrà finalmente passare dalle parole ai fatti, perché gli homeless hanno bisogno di misure preventive prese a livello internazionale”.
Maurizio Molinari- RS
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