Da fonti ufficiali di Rete Ferroviaria Italiana abbiamo appreso che la linea Sulmona-Carpinone verrà riaperta all’esercizio ferroviario entro maggio, dopo l’improvvisa interruzione dell’ottobre 2013 e la pregressa sospensione di tutti i servizi di traffico ordinari tra l’ottobre 2010 e il dicembre 2011 decisi dalle regioni Molise ed Abruzzo.
A breve dunque potranno tornare a circolare treni straordinari su tutta la linea così come avvenuto nel 2012 e nel 2013, con grande successo di turisti e visitatori.
La notizia ci rallegra perché ripaga del grande impegno profuso giorno dopo giorno in silenzio nel trovare uno spiraglio affinché il destino della linea non fosse segnato come sembrava.
Ma non c’è tempo per adagiarsi: riteniamo che questo sia il momento per insistere presso le regioni interessate affinché questa preziosa ed ultima opportunità non venga sprecata.
È necessario dunque che vengano reintrodotte, così come affermiamo da tempo, relazioni ferroviarie nei contratti di servizio del trasporto pubblico locale, peraltro in scadenza nel 2014, che le regioni hanno in essere con il vettore di riferimento (in questo caso Trenitalia) in particolare i treni sulla direttrice Pescara-Napoli, che da sempre hanno costituito la ragion d’essere dell’intera Sulmona-Carpinone in termini di utenza, con cadenze ed orari già a suo tempo studiati dalle varie associazioni del settore e a disposizione degli amministratori regionali, in integrazione con i servizi di trasporto su gomma.
L’entusiasmo per un probabile ritorno dei treni turistici è legittimo ma occorre ricordare che i tanti treni organizzati dall’associazione Transita Onlus e supportati dall’esperienza tecnica dei soci de LEROTAIE Molise, nonostante abbiano riscosso grande successo esaltando le specificità dei territori interni di Abruzzo e Molise, sono stati improvvisamente bloccati da esigenze di manutenzione della tratta che hanno indotto il gestore dell’infrastruttura a chiuderla per ragioni di bilancio.
Motivo per il quale non bisogna tralasciare il progetto di ripristino dei collegamenti interregionali Abruzzo-Molise-Campania, che ne garantirebbero l’introito necessario.
Solo in questo modo si potrà guardare nel lungo termine, oltre ovviamente a garantire la mobilità pubblica nelle aree interne (Alto Molise, Alto Sangro e Conca Peligna) oggi di fatto isolate, specie nei mesi invernali quando ghiaccio e neve in quota rendono pericolosa la circolazione stradale.
Verrebbe così ad essere arricchita e diversificata l’offerta di trasporto grazie alla capillarità delle località servite dal treno ed alla indiscussa sicurezza e comodità del viaggio, senza dimenticare l’economicità delle tariffe rispetto ai servizi offerti dalle autolinee.
La linea ferroviaria Sulmona-Carpinone, detta la Transiberiana d’Italia, è una grande risorsa per Abruzzo e Molise: solo facendo coesistere trasporto pubblico e turismo in treno potrà avere un lungo futuro davanti a sé.
Sono necessarie lungimiranza e competenza da parte degli amministratori pubblici, ed in vista delle elezioni regionali in Abruzzo il tema ferrovia deve essere centrale nei programmi di governo dei vari schieramenti: la domanda di trasporto pubblico, in tempi in cui la strada ed i mezzi privati sono sempre più indigesti ed inaccessibili per le tasche dei cittadini, è sempre più alta; adeguare l’offerta modellandola e garantendola in modo sapiente e studiato fa parte dei diritti dei cittadini che la classe politica ha il dovere di tutelare e soddisfare.
Associazione Culturale LEROTAIE Molise.
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