Il ministro degli Affari Esteri, Federica Mogherini, ha avuto oggi una lunga conversazione con il Segretario di Stato americano, John Kerry, sulla crisi in Ucraina, a seguito della telefonata tra i leader del G7. Nel colloquio è stata condivisa estrema preoccupazione per le notizie che arrivano dal terreno. “L’acuirsi della tensione e delle violenze nelle regioni del sud-est del Paese va nella direzione opposta a quella indicata dell’intesa sottoscritta a Ginevra il 17 aprile”, ha dichiarato Mogherini.
“E’ necessario invece che si usi la finestra aperta da quegli accordi per arrivare a una soluzione della crisi. In particolare, ci aspettiamo che Mosca lavori per l’attuazione degli accordi e che contribuisca a quella de-escalation che rappresenta l’interesse primario non solo dell’Ucraina, ma di tutta la regione e dell’intera comunità internazionale. La piattaforma sottoscritta a Ginevra deve restare la cornice di riferimento, così come resta prioritario che sia garantita la piena operatività della missione Osce e che si svolgano regolarmente le elezioni presidenziali fissate per il 25 maggio, ha spiegato il Ministro.
“Di fronte al peggioramento della situazione, non escludiamo che si discutano in sede europea nuove misure sanzionatorie, che l’Italia è pronta a sostenere, sempre restando nell’ambito della cosiddetta fase 2, quella delle sanzioni mirate. Il dialogo resta la cornice necessaria di riferimento, ma se invece di vedere passi avanti che mostrino una reale volontà di attuare gli accordi, assistiamo giorno dopo giorno a un aggravarsi della situazione è necessario che ci sia una reazione chiara ed è bene che sia comune e concordata”, ha sottolineato la titolare della Farnesina.
Mogherini e Kerry, che hanno avuto uno scambio di opinioni anche sulla situazione in Siria e al processo di pace in Medio Oriente, avranno nuovi contatti nei prossimi giorni vista la necessità che tutti i passi siano decisi in stretto coordinamento, così come accaduto fino a ora.
Il prossimo 25 maggio occorre votare in modo da sfiduciare la Mogherini.