Il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, ha ricevuto oggi alla Farnesina una delegazione di Amnesty International Italia guidata dal presidente Antonio Marchesi e dal direttore Gianni Rufini. Nell’incontro, il ministro ha condiviso la necessità di una politica estera in grado di prevenire i conflitti e intervenire sulle cause della povertà, non solo per cercare di contenere le migrazioni, ma soprattutto per garantire uno sviluppo sostenibile e condizioni di maggiore stabilità e sicurezza. Le tante crisi aperte dimostrano la necessità di lungimiranza nello sguardo sui fenomeni regionali e sulle dinamiche globali, strettamente legati.
La situazione in Ucraina, che desta grande preoccupazione anche sul piano dei diritti umani, non deve oscurare le altre crisi irrisolte, in particolare in Siria e nell’area mediorientale. Si è parlato poi delle notizie sulle condanne a morte in massa che arrivano dall’Egitto condividendo una forte preoccupazione e l’appello alle autorità egiziane affinché la decisione sia rivista e si apra un processo di dialogo con l’opposizione.
Nella battaglia più generale per l’abolizione della pena di morte, che l’Italia intende continuare a portare avanti con determinazione, il ministro Mogherini ha disposto l’istituzione alla Farnesina di una task-force che prepari il voto in dicembre, all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, della prossima risoluzione sulla moratoria delle esecuzioni capitali, raccordando l’impegno di istituzioni e società civile, con il diretto coinvolgimento di Amnesty International Italia, Nessuno tocchi Caino e la comunità di Sant’Egidio.
Quanto dura la Mogherini?
Renzi ha piazzato delle ministre senza esperienza che presentano riforme come lettrici di copioni scritti da il circo Berlusconi/Renzi. La Mogherini, addirittura viene proposta agli esteri della UE senza esperienza e con difficoltà nell’esprimersi in italiano figuriamoci in inglese stando immersa tra politici di lunga esperienza. Era meglio Letta, ma si sa Renzi ha già fregato malamente Letta e ne patisce la sua capacità diplomatica e lo teme. Siamo all’ennesima figuraccia in Europa. Le ministre più avvenenti avranno un posto nell’harem di Berlusconi!