“Diventeremo la regione piu’ facile d’Europa per le autorizzazioni alle imprese, perche’ chi vuole realizzare ricchezza per se’ e per il territorio deve avere facilita’”. Cosi’ il candidato alla presidenza della Regione Abruzzo per la coalizione di centrosinistra, Luciano D’Alfonso, nel corso di una conferenza stampa che si e’ svolta questa mattina, a Pescara, per presentare le liste civiche Regione Facile e Valore Abruzzo e alcuni punti del programma elettorale. Le due liste civiche sono formate da persone provenienti dal mondo dell’universita’, delle libere professioni, della medicina, dell’ingegneria, del volontariato, della cultura, dell’economia e del sindacato.
Tra i punti programmatici dell’aspirante governatore l’introduzione di una legge elettorale per tutelare parita’ di genere con la doppia preferenza di genere. “Ci impegneremo – assicura poi D’Alfonso – con un patto di coalizione affinche’ chi fa l’assessore in una consiliatura non si possa ricandidare la volta successiva, per evitare che l’assessore venga vinto da una logica di particolarismo territoriale coincidente con la sua provincia, come sempre accaduto in passato. Inoltre entro i primi 180 giorni faremo in modo che il patrimonio abitativo regionale passi nella proprieta’ degli attuali conduttori”. D’Alfonso ha parlato anche del bilancio e delle societa’ partecipate. “Mi aspetto una tegola il 26 maggio: il bilancio dell’Arpa, e mi auguro che si faccia luce con verita’ sui conti delle societa’ partecipate perche’ sono bombe nascoste dalla cipria dell’attuale governo regionale. Voglio evitare l’interruzione di pubblico servizio che si potrebbe verificare. Chiederemo ai quattro presidenti degli ordini provinciali dei commercialisti di verificare il bilancio della Regione e la consistenza del deficit delle societa’ terze, chiedendo poi la validazione della ragioneria generale dello Stato”. Infine secondo il candidato del centrosinistra “va fatto un lavoro di risanamento strutturale del bilancio. Ad esempio la spesa farmaceutica attuale ammonta a oltre 300 milioni, se ne possono risparmiare almeno 40 con un solo centro di acquisto, raccolta, conservazione e distribuzione piu’ razionale dei farmaci”.
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