Domenica 4 maggio 2014 ricorrerà il sessantacinquesimo anniversario di quella che tutti, non solo gli appassionati di calcio, ricordano come “la tragedia di Superga”.
L’ondata di commozione e di sincera partecipazione a quell’immenso dolore che pervase l’intera Italia investì naturalmente anche la comunità cittadina e sportiva de L’Aquila, che già nei giorni seguenti a quel 4 maggio 1949 decise di perpetuare il ricordo della squadra protagonista suo malgrado di quell’evento tramite una bella lapide affissa poco oltre gli ingressi alla Tribuna dello Stadio Comunale oggi intitolato a Tommaso Fattori.
Proprio nei pressi di quella lapide, circa venti minuti prima del fischio d’inizio dell’incontro fra L’Aquila e Catanzaro programmato appunto per domenica 4 maggio alle ore 15, alcuni membri del gruppo promotore de ” L’Aquila Me’ “, il costituendo Supporters’ Trust a sostegno de L’Aquila Calcio, deporranno un omaggio floreale alla memoria dei diciotto calciatori, dei due tecnici e delle altre undici persone che perirono in quel piovoso pomeriggio torinese di sessantacinque anni fa.
Alla breve cerimonia presenzieranno naturalmente anche alcuni esponenti della società rossoblù, nonché alcuni membri del gruppo di tifosi aquilani del Torino denominato “L’Aquila Granata”: sarà un’occasione semplice ma sentita per celebrare una delle più grandi squadre della storia del calcio, il Grande Torino appunto, che anzitutto per quanto espresso sui campi di gioco e dunque già prima della sua fine tragica seppe assurgere ad autentico simbolo dello Sport italiano.
E omaggiarne il ricordo nel Capoluogo d’Abruzzo avrà un significato doppio, perché inevitabilmente si riandrà con il pensiero anche all’incidente ferroviario di Contigliano (avvenuto dodici anni e sette mesi prima di quello aereo di Superga) che, costando la vita ad otto persone fra cui il compianto allenatore Attilio Buratti e menomando la rosa di quella che al tempo ancora si chiamava ‘Aquila Calcio‘, segnò l’inizio della fine delle tre partecipazioni aquilane consecutive a quella Serie B nella quale la squadra rossoblù, per prima fra le compagini abruzzesi, era approdata nel luglio del 1934 grazie alla decisiva e gloriosa vittoria sul campo genovese dell’Andrea Doria.
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