Nel cuore della movida e dello spaccio spunta la “biblioteca autogestita all’aperto”

Nel cuore della movida e dello spaccio,in una dele strade più tristemente note del Pigneto, via Macerata, da alcuni giorni è spuntata una biblioteca. Piccola, fatta in casa, autogestita, si trova sul marciapiede adiacente l’ex cinema Avorio, da anni chiuso dopo una storia di proiezioni a luci rosse e oggi rivendicato dai movimenti e dagli […]

libri-usatiNel cuore della movida e dello spaccio,in una dele strade più tristemente note del Pigneto, via Macerata, da alcuni giorni è spuntata una biblioteca. Piccola, fatta in casa, autogestita, si trova sul marciapiede adiacente l’ex cinema Avorio, da anni chiuso dopo una storia di proiezioni a luci rosse e oggi rivendicato dai movimenti e dagli abitanti del quartiere come spazio in cui costruire e condividere una sana socialità. Gli scaffali della biblioteca sono delle scatole dipinte e inchiodate al muro esterno del cinema. I libri sono lì, disponibili per chiunque voglia prenderne uno in prestito. Il bibliotecario non c’è, ma un foglio scritto a mano e attaccato al muro serve da registro. E dal 30 aprile ad oggi, il foglio si è completamente riempito, con venti prestiti in corso e tutte le indicazioni ligiamente riportate: “che libro ho preso? Quando? Quando lo riporto?”. Sul margine del foglio, il commento “Grandi!”, a testimoniare che l’idea piace e, nonostante tutto, può funzionare. Dietro questa idea c’è un gruppo e c’è una storia. La storia è quella del cinema, appunto, a cui si vorrebbe ridare vita nuova dopo anni di aperture “per soli adulti” e dopo la chiusura avvenuta dal 2009. Il gruppo si chiama “Gprv Ex-conema Preneste”, che nei locali di un altro cinema abbandonato (sempre al Pigneto) ha dato vita a un’occupazione e a diverse attività sociali e culturali. Sono i ragazzi del gruppo che hanno costruito gli “scaffali” della biblioteca, dando vita a questa iniziativa concreta ma anche “simbolica”, nell’ambito della manifestazione “Off, festival del cinema chiuso”. L’Avorio, denunciano, è in stato di abbandono dal 2009, nonostante le ottime condizioni strutturali e degli interni. Potrebbe diventare una risorsa culturale e di aggregazione per tutto il quartiere, in una delle vie più critiche della zona”.
E proprio in questa via, dove lo spaccio avviene alla luce del giorno e le risse sono ormai all’ordine del giorno, in queste via da cui gli abitanti scappano, offrendo in vendita o in affitto i propri appartamenti, proprio qui è fiorito questo piccolo avamposto della cultura e di una condivisione sana. “Questa biblioteca all’aperto – si legge nel manifesto affisso accanto al ‘registro’ – è un progetto di autogestione della cultura per chi attraversa le vie del Pigneto. Off si è proposto di segnalare un luogo abbandonato da anni, in attesa dell’ennesima speculazione. Il nostro scopo è quello di far sì che gli spazi culturali e sociali siano costruiti dal basso”. (cl -Rs)

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