In autunno arriveranno in Italia le prime farmacie per vegetariani e vegani. Si potranno riconoscere grazie ad uno speciale bollino. In ogni farmacia ci sarà un esperto che saprà consigliare farmaci e integratori etici, che sono nati senza provocare alcuna sofferenza agli animali. L’iniziativa che fa parte del progetto Pharmavegana, mira a creare una rete di farmacisti opportunamente formati per le esigenze del mondo vegano e vegetariano. Sul progetto si è espressa criticamente la Lega anti vivisezione (Lav), definendolo “un’ennesima trovata pubblicitaria“, “uno specchietto per le allodole che illude i consumatori di non finanziare prodotti frutto dello sfruttamento di vite animali e umane”.
Per la Lav, la scelta vegan è sicuramente da sostenere e condividere sia dal punto di vista etico che nutrizionale, ma “è importante sottolineare come quando si parla di industria farmaceutica non ci si possa limitare alla certificazione vegan per parlare di etica, visto l’enorme business legato alla sperimentazione su animali, che sfrutta e uccide centinaia di milioni di esseri senzienti ogni anno”. “La lobby vivisettoria è abile a capire i cambiamenti culturali in atto, come la crescita del numero di vegetariani e vegani e la conferma che oltre l’80% dei cittadini è contrario alla vivisezione. Non facciamoci ingannare, però, da ambigue pubblicità: ricordiamo che per l’industria noi non siamo pazienti, ma clienti – conclude la Lega anti vivisezione”.
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