Frontex: oltre 107 mila arrivi ai confini dell’Unione

Sono cresciuti del 48%, da 72.500 a oltre 107.000, gli arrivi di migranti irregolari individuati ai confini esterni  dell’Unione Europea dalla Frontex. Lo ha comunicato oggi la stessa agenzia per il controllo e la gestione delle frontiere Ue, presentando il suo rapporto annuale sull’analisi dei rischi 2014. Non si raggiungono però i livelli del 2011, anno della […]

immigratiSono cresciuti del 48%, da 72.500 a oltre 107.000, gli arrivi di migranti irregolari individuati ai confini esterni  dell’Unione Europea dalla Frontex. Lo ha comunicato oggi la stessa agenzia per il controllo e la gestione delle frontiere Ue, presentando il suo rapporto annuale sull’analisi dei rischi 2014. Non si raggiungono però i livelli del 2011, anno della primavera araba, in cui gli sbarchi sono stati 141 mila, e si superano di poco i livelli registrati nel 2009 e 2010, con 104.600 e 104.000 arrivi di migranti irregolari rispettivamente.

Un altro dato interessante fornito da Frontex è che, mentre nei primi quattro mesi del 2013 gli arrivi erano stati solo 9.717, il minimo storico, nell’ultimo quarto dello scorso anno si sono registrati ben 42.789 arrivi, uno dei record più alti da quando esistono rilevamenti statistici a riguardo. Questo, secondo l’agenzia, dimostra l’imprevedibilità dei flussi migratori, influenzati da circostanze di tipo geopolitico ed economico molto volatili e soggette a cambiare anche in brevissimo tempo.

Fra le nazionalità che più hanno cercato di raggiungere l’Europa c’è un aumento esponenziale dei siriani, (55.400 nel 2013, erano stati 25.500 nel 2012 e sono triplicati dal 2011), specialmente dal Mediterraneo centrale e orientale. Stabile invece il flusso dei nordafricani e ai minimi degli ultimi anni gli arrivi degli afgani. Siriani, eritrei, afgani e albanesi insieme costituiscono il 52% di tutti i migranti irregolari che sono stati individuati alle frontiere esterne  dell’Ue. I siriani sono anche quelli che hanno fatto più domande di protezione internazionale, con 50096 richieste, più del doppio rispetto al 2012.

Per quanto riguarda le rotte, l’Italia la fa da padrona: sono stati infatti il 38% dei rilevamenti totali quelli fatti nel mediterraneo centrale (40.304), più che quadruplicati rispetto al 2012,  in special modo dalla Libia e dall’Egitto. Oltre alle decine di migliaia di migranti irregolari individuati attorno alle coste siciliane, ben cinquemila sono stati quelli bloccati in Puglia e in Calabria. Nel primo quadrimestre 2014 gli  barchi di immigrati sulle coste italiane rispetto allo stesso periodo del 2013  aumenta del 823% 25.650 in Sicilia e 660 in Puglia e in Calabria). La seconda rotta preferita dai barconi del mare è quella del Mediterraneo Orientale, con 28.800 arrivi, comunque ai livelli minimi dal 2009 e in calo costante . Cresciuti invece da 6800 a 19800 gli arrivi attraverso i Balcani occidentali, in particolare al confine fra Serbia e Ungheria. Sono stati 6800 gli sbarchi nel Mediterraneo occidentale, due terzi dei quali si sono verificati attraverso le enclaves di Ceuta e Melilla.

Stabili infine i soggiorni illegali registrati nel 2013 in Ue, con 345 mila, il che conferma il graduale declino del numero di tali soggiorni negli ultimi anni. Per quanto riguarda i trafficanti e chi più in generale favorisce l’immigrazione irregolare, invece, Frontex ha registrato un calo del 10% dei fermi, passando dai 7.720 ai 6.902 nel 2012. Questa diminuzione, costante negli ultimi anni, sta a testimoniare di un cambio di comportamento da parte dei cosiddetti facilitatori dell’immigrazione irregolare: invece che accompagnare i migranti in Europa, forniscono loro falsi documenti, sempre più spesso rubati dato che è sempre più difficile falsificarli ex novo. L’Italia e la Spagna sono stati i paesi che hanno individuato il maggior numero di facilitatori, e in questi due paesi ben un terzo dei fermati erano citadini italiani e spagnoli e non di altre nazionalità. In Francia, la percentuale dei facilitatori francesi è stata invece di un quinto.

Maurizio Molinari -RS

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