La XVIII edizione dell’Osservatorio economico GS1 Italy Indicod-Ecr, che ogni sei mesi dal 2005 rileva il sentiment delle imprese del largo consumo associate, rivela un maggior ottimismo, sebbene disomogeneo, tra le diverse tipologie di imprese coinvolte nella ricerca, in termini di percezioni e aspettative sul contesto economico.
Il clima di fiducia sale ancora (da 57 della vecchia edizione a 69) e così le aspettative per il futuro. Solo leggendo gli indicatori legati al proprio settore si intravede come l’ottimismo non si sia però ancora consolidato: i numeri relativi a investimenti e occupazione rimangano ben al di sotto della soglia del 100 e non crescono, neanche per la GDO, i cui risultati appaiono in generale maggiormente positivi rispetto alle altre tipologie di imprese.
In questi ultimi anni la crisi ha colpito 4 imprese su 5, costringendo gli operatori coinvolti ad affrontare una “Riduzione dei margini di guadagno” (per il 78% delle imprese manifatturiere e l’87% della GDO), un “Aumento delle tasse” (per il 69% delle imprese manifatturiere e l’83% della GDO) e “Mancati o parziali pagamenti da parte dei clienti” per il 69% delle imprese manifatturiere e “Riduzione delle vendite “ per il 61% della GDO. Le imprese sono pronte a ripartire, al primo consolidarsi di un miglioramento economico, attraverso diverse ricette: “Puntare maggiormente sul mercato estero” (47%) e “Investire in ricerca e sviluppo /innovazione”(43%) per le imprese manifatturiere, mentre la GDO, in modo sostenuto, vorrebbe “Investire in nuove aperture” (65%) e “Investire in risorse umane”(48%).
«Gli effetti della crisi sono diffusi fra un gran numero di imprese, sebbene abbiano avuto impatti e incidenze diverse, e non sono ancora completamente superati» commenta Marco Cuppini, direttore del Centro Studi di GS1 Italy | Indicod-Ecr. «Dalle risposte e dai commenti a questa edizione dell’Osservatorio Economico si percepisce la volontà delle imprese a guardare oltre».
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