Mercoledì 4 giugno dalle 10.00 alle 13.00 presso la sede di ingegneria di Monteluco di Roio – L’Aquila si svolgerà un seminario dal titolo “I centri storici minori servono ancora?”.
Verranno discusse alcune questioni urbanistiche che interessano anche i centri storici colpiti dal recente sisma. Nel 1960 è stata pubblicata la Dichiarazione sui principi di salvaguardia e il risanamento dei centri storici, più comunemente conosciuta come Carta di Gubbio. Nel 1990 è stata redatta una seconda Carta che ne amplia i confini di interesse inserendo il territorio nelle questioni disciplinari. Ma in questi ultimi 50 anni i centri storici minori abruzzesi hanno subito notevoli trasformazioni sia per motivi economico-geografici, ad esempio l’abbandono delle aree interne e la valorizzazione violenta dell’area costiera, che naturali come il recente terremoto.
A seguito di ciò si pongono una serie di interrogativi:
1. I recenti terremoti del 2009 e del 2012 hanno introdotto nuove conoscenze disciplinari per quanto riguarda la “ricostruzione” dei centri storici minori?
2. Esiste un legame tra gli effetti della Carta di Gubbio e l’abbandono dei centri storici piccoli e piccolissimi delle aree interne abruzzesi?
3. C’è in Abruzzo un ritorno alla montagna così come sta avvenendo nelle Alpi?
4. Esiste un modello sociale di sviluppo che possa rivitalizzare i CSM e il territorio di competenza?
5. Che ruolo può avere la tecnologia nella ridefinizione dei futuri possibili?
Risponderanno a queste domande i docenti della Università di L’Aquila Fabio Andreassi, Aldo Benedetti, Romolo Continenza, Mario Centofanti, Pierluigi Properzi, Gianludovico Rolli, insieme al responsabile dell’USCC dott. Paolo Esposito.
In contemporanea verrà inaugurata la mostra didattica che riguarda la lettura comparata dei centri storici minori abruzzesi svolti nel corso di Progettazione Urbanistica tenuto dal prof. Fabio Andreassi. La mostra rimarrà aperta dal 6 giugno al 15 luglio nella la sede di ingegneria di Monteluco di Roio
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