Più che una docenza è stata una testimonianza quella di Massimo Ghirelli, presente ieri a L’Aquila, nell’ultimo incontro del progetto “Intercultura è per tutti”, promosso dal Circolo didattico Amiternum dell’Aquila in partenariato con altre associazioni culturali del territorio.
Ghirelli nella sua vita professionale ha esercitato e si è confrontato con realtà molto specifiche.
Docente universitario ed esperto nella Cooperazione per conto del Ministero degli Esteri, Ghirelli ha ideato e realizzato per sei anni – dal 1988 al 1994 – la rubrica del Tg2 “Nonsolonero“ su immigrazione e razzismo: la prima trasmissione televisiva in Italia dedicata ai temi dell’immigrazione e del razzismo. E’ stata anche la prima trasmissione della televisione pubblica condotta da un immigrato: la capoverdiana Maria De Lourdes Jesus. La trasmissione comprendeva inchieste, reportage, interviste e notizie sulle Comunità straniere in Italia, sui problemi dell’immigrazione, e sulla nascita di una nuova società multiculturale. Campione d’ascolti con punte di 7,8 milioni di spettatori, la rubrica è andata in onda per 6 anni, e ha ricevuto tra gli altri il premio Nelson Mandela 1991.
l suo impegno è stato e continua ad essere quello di combattere gli stereopiti con la convinzione che la cittadinanza attiva sia un reale strumento per costruire una società inclusiva e interculturale sui nostri territori.
“I mezzi di comunicazione e sostanzialmente la televisione diffondono immagini ed idee estremamente superficiali, episodici e poco propositivi non sapendo approfondire il tema dell’immigrazione, figlia della globalizzazione”, ha quanto ha detto Ghirelli.
Intervista completa su tikotv:
Intercultura: Ghirelli, la televisione e’ un mezzo superficiale
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