“Ogni due secondi, nel pronto soccorso degli ospedali di tutta Italia arriva un paziente con dolore acuto. Si tratta di persone che in molti casi non avrebbero bisogno di assistenza ospedaliera ma solo di cure che potrebbero essere somministrate dal medico di base”. Anche questo è emerso dal confronto fra rappresentanti della Croce Rossa, del 118, delle Misericordie con gli esperti del Ministero della Salute che si sono confrontati sul tema del “Trattamento del Dolore in Urgenza ed Emergenza” nell’incontro che si è svolto alla Camera dei Deputati – Sala del Refettorio. Si tratta di medici, infermieri e volontari soccorritori che ogni giorno sono in prima linea nella gestione del dolore acuto e che sperimentano tutte le modalità di intervento capaci di alleviare le sofferenze del paziente. Tutti hanno accolto con soddisfazione l’annuncio del Prof. Fanelli – Coordinatore della Commissione Ministeriale sulla Terapia del Dolore e Cure Palliative sull’approvazione delle linee guida per il trattamento del dolore acuto. “Linee guida – ha precisato Fanelli – particolarmente importanti perché dimostrano, nell’intero percorso del paziente, maggiore attenzione sul trattamento del dolore. Proprio sull’approccio farmacologico nella gestione del dolore si sono soffermati esperti e ricercatori come il professore Fornasari del Dipartimento di Biotecnologie Mediche e Medicina dell’Università degli Studi di Milano che ha sottolineato l’importanza di nuovi ritrovati come la siringa preconfezionata con ago sottocutaneo simile a quello per diabetici, che può essere usato agevolmente in auto somministrazione. Si tratta di un nuovo prodotto che utilizza il diclofenac in dosi ridotte (25-50mg) secondo le recenti direttive AIFA e che, diversamente dalla compressa, ha un’efficacia immediata simile a quella dell’iniezione intramuscolare ma con una maggiore semplicità di somministrazione. A sottolineare la necessità di una maggiore attenzione alla problematica del dolore è stato il presidente dell’Osservatorio Sanità e Salute, Cesare Cursi, che ha sollecitato una normativa capace di superare le disparità di trattamento nella diverse realtà regionali. “Il cittadino – ha detto Cursi – ha il diritto di essere curato allo stesso modo in qualunque regione. Occorre però anche ripensare l’intera organizzazione delle strutture sanitarie sul territorio con l’obiettivo di alleggerire i pronto soccorso, garantendo ai cittadini che ne hanno bisogno una efficace assistenza nelle situazioni di dolore acuto.”
Infine il Sottosegretario alla Sanità Vito De Filippo – ha ricordato come il Ministro Lorenzin si sia battuta perché, nell’ambito della politica di spending review del Governo Renzi, fossero salvaguardati i livelli di spesa del Fondo Sanitario della Salute. De Filippo ha anche sottolineato l’importanza di riformare strutture nazionali come l’Aifa e l’Istituto Superiore della Sanità, le quali dovranno garantire una maggiore uniformità del servizio sanitario in tutte le regioni per garantire la parità di accesso alla salute da parte di tutti i cittadini.
Terapia del dolore: normative omogenee in tutte le Regioni
“Ogni due secondi, nel pronto soccorso degli ospedali di tutta Italia arriva un paziente con dolore acuto. Si tratta di persone che in molti casi non avrebbero bisogno di assistenza ospedaliera ma solo di cure che potrebbero essere somministrate dal medico di base”. Anche questo è emerso dal confronto fra rappresentanti della Croce Rossa, del […]
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