In ottemperanza a quanto disposto, con propria nota, dalla Asl Avezzano, Sulmona, L’Aquila, Dipartimento di Prevenzione, avente ad oggetto “Endemia di salmonellosi umana”, il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, quale autorità sanitaria locale, ha emanato un’ordinanza con la quale stabilisce di “interdire rigorosamente, fino all’estinzione del fenomeno, qualunque captazione di acqua superficiale per qualunque uso, fino al ripristino della normalità batteriologica, finalizzato alla prevenzione della casistica umana di salmonellosi”.
L’ordinanza stabilisce altresì di “interdire, a qualunque uso, il suolo di eventuale recapito delle acque reflue di depurazione, fino a 100 metri dal punto di massimo ruscellamento accertato al di fuori dell’area perimetrata, destinata specificamente agli impianti di depurazione, con riferimento agli impianti di acque reflue recapitanti sul suolo, ovvero quelli di Arischia, Colle di Roio, Aragno, Collebrincioni, Campo Imperatore, Pescomaggiore e Civita di Bagno”.
La durata del provvedimento è stabilita in 120 giorni, “fatti salvi – come recita il documento – ulteriori, necessari provvedimenti di proroga o revoca. Per l’individuazione – prosegue il testo dell’ordinanza – del limite temporale relativo al ripristino della normalità, si farà riferimento all’esito delle ulteriori informazioni che la Asl è tenuta a fornire tempestivamente al sindaco, in quanto Autorità sanitaria locale”.
“Come concordato nel corso della conferenza dei servizi, svoltasi lo scorso 27 maggio con tutti i soggetti preposti, – ha aggiunto il sindaco Cialente – la Asl dovrà emanare un vademecum contenente tutti i suggerimenti precauzionali del caso”.
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