Domani i ministri dei 28 Stati membri dell’Unione europea decideranno a Lussemburgo se accordare o meno, all’Albania, lo status di Paese candidato all’adesione all’Ue. Fino a oggi si sono pronunciati per il sì in 16. “Tutti i numeri sono per un sì netto. Non è una decisione presa su due piedi ma sono mesi oramai che l’Albania ha riformulato la riforma delle giustizia, ha innescato una lotta alla criminalità senza pari e ha messo in atto politiche di sviluppo ineguagliabili” . A sostenere questa posizione è Neritan Ceka, ambasciatore albanese in Italia che, in merito alle incertezze espresse ancora da Francia e Gran Bretagna aggiunge: “l’esitazione ha altre ragioni. Sono strade diverse”. Quanto all’Italia, l’ambasciatore Ceka la reputa “l’avvocato principale e un grande sostenitore oltre che un assiduo investitore”. Per l’ Italia in primis, il Paese delle aquile avrebbe fatto tutti i cosiddetti compiti a casa per l’accesso allo status di candidato. Altrettanto, a oggi, non ci sono indiscrezioni che danno notizie avverse a quelle appena riportate.
Albania in Ue: Ceka, tutti i numeri sono per un sì
Domani i ministri dei 28 Stati membri dell’Unione europea decideranno a Lussemburgo se accordare o meno, all’Albania, lo status di Paese candidato all’adesione all’Ue. Fino a oggi si sono pronunciati per il sì in 16. “Tutti i numeri sono per un sì netto. Non è una decisione presa su due piedi ma sono mesi oramai […]
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