Progetti e sogni fuori e dentro lo schermo

Mentre continua la lotta serrata Murdoch Berlusconi sulle frequenze e mentre una sorta di “Leopolda” si svolge a Roma per dire che una rete pagata da soldi pubblici è più che sufficiente alla Rai, mentre due devono avere contributi privati (lo dicono da opposti schieramenti sia Vespa che Annunziata), Sky Italia conferma, e propone allo […]

renziMentre continua la lotta serrata Murdoch Berlusconi sulle frequenze e mentre una sorta di “Leopolda” si svolge a Roma per dire che una rete pagata da soldi pubblici è più che sufficiente alla Rai, mentre due devono avere contributi privati (lo dicono da opposti schieramenti sia Vespa che Annunziata), Sky Italia conferma, e propone allo stesso Renzi, due nuovi progetti, che porteranno in Italia investimenti superiori a 40 Milioni di Euro e oltre 7000 posti di lavoro. Si tratta di The Young Pope otto puntate da 50 minuti che segneranno l’esordio del Premio Oscar Paolo Sorrentino in un progetto tv, e Diabolik-La Serie, una coproduzione internazionale ispirata al popolare fumetto, entrato nell’immaginario collettivo di milioni di persone in tutto il mondo, e nato dalla penna delle sorelle Angela e Luciana Giussani, con scenografie già progettate dal tre volte premio Oscar Dante Ferretti.
Nodo chiave per i due faranoici progetti, è il ruolo di partnership che Sky ha costruito con aziende italiane che rappresentano l’eccellenza nella produzione ma anche nell’ideazione di progetti avanzati come Cattleya e Wildside, realtà che stanno importando anche nel nostro paese il modello più avanzato degli studios internazionali.
E’ anche grazie alle nuove norme decise dal governo a sostegno del mondo produttivo e delle televisioni che progetti come Diabolik-La Serie e The Young Pope possono essere realizzati. Misure che costituiscono un vero e proprio incentivo per attrarre nuovi capitali anche dall’estero e rappresentano uno strumento essenziale per far ripartire l’industria audiovisiva nazionale e per favorire processi di internazionalizzazione dei prodotti seriali nazionali, come ha sottolineato il Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, che, di fatto, ha benedetto i due progetti.
Quando poi a Luigi Abete, Presidente Onorario di Cinecittà Studios, ha dichiarato: “Siamo felici che il genio creativo di Ferretti abbia incontrato due partner come Sky e Cattleya per un nuovo stimolante progetto che trasformerà un ambiente pieno di storia e fascino in un’ambientazione altrettanto suggestiva e unica per un eroe del fumetto come Diabolik, mentre gli Studios potranno esprimere al meglio la propria valenza produttiva. Questo progetto si affianca ad un fermento che si sta generando nel settore internazionale sulla scia degli annunciati, ed oggi sempre più vicini, miglioramenti degli incentivi fiscali per attrarre le grandi produzioni”.
Tutti felici, quindi, per i soldi che si prevedono e per i posti di lavoro, che si aggiungono ai 15.000 che il governo conta di recuperare con il pensionamento anticipato di giudici e militari e gli altri più numerosi che dovrebbero venire dalla sblocco, per l’industria, di ben 20 miliardi.
Se a questo aggiungiamo i 6 e l’evitamento di manovre aggiustative che derivano dalla maggiore plasticità fatta intravedere dalla Merkel a Renzi veramente sguazzeremo presto tanto nell’oro da dover temere un assalto di Diabolik.
Ma intanto, di là da prospettive e sogni, la realtà quotidiano è molto più deprimente, con borse giù a contraddire l’intervento di Renzi alla Camera per fare il punto in vista del prossimo consiglio europeo del 26 e 27 giugno a Yipres, dove rassicurerà sul fatto che l’Italia non sfiorerà il 3%, chiederà “mille giorni” per fare le riforme e mostrerà che siamo un paese forte, almeno nei progetti e nei sogni.

Carlo Di Stanislao

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