Entra nel vivo l’attività del Ministero dell’economia e delle finanze per l’attuazione del monitoraggio delle opere pubbliche che partirà il 1° ottobre prossimo finalizzato ad una migliore allocazione delle risorse finanziarie. Gli uffici del Mef stanno inviando una e-mail a 13.000 destinatari, tra Pubbliche Amministrazioni, società concessionarie di opere pubbliche o titolari di interventi infrastrutturali, per avere informazioni relative allo stato di avanzamento dei lavori, agli affidamenti, ai pagamenti effettuati, agli indicatori fisici (ad esempio, quanti chilometri di una certa strada sono effettivamente in corso di realizzazione, o realizzati). Dopo il censimento iniziale seguiranno aggiornamenti trimestrali in modo da garantire un monitoraggio continuativo nel tempo.
I titolari delle opere devono fornire solo quelle informazioni che non siano già state trasmesse in altri contesti. Per questo la e-mail del Mef contiene le credenziali di accesso alla Banca dati delle Amministrazioni Pubbliche della Ragioneria Generale dello Stato dove, a partire dal 1° settembre, i 13.000 destinatari possono verificare direttamente i dati già presenti nei sistemi del Mef e provenienti da altre amministrazioni con cui il Ministero ha stretto accordi.
Per sfruttare questa facilitazione, il Mef invita i titolari delle opere a integrare e aggiornare i codici identificativi dei progetti (CUP e CIG, rispettivamente codice unico progetto e codice identificativo di gara), nei sistemi dei soggetti loro referenti che sono: l’ex Autorità di vigilanza sui contratti pubblici (oggi confluita nell’Autorità Nazionale Anticorruzione), la Presidenza del Consiglio dei Ministri (che assegna il Cup a ciascun investimento pubblico) e il SIOPE gestito da Banca d’Italia per conto dello stesso Mef, dove vengono registrati i mandati di pagamento. In questo modo viene assicurata la compatibilità delle informazioni provenienti da sistemi differenti, altrimenti non integrabili. Nel sistema di monitoraggio delle opere pubbliche si integra perfettamente il monitoraggio delle opere strategiche seguito dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), presupposto informativo per la predisposizione dell’Allegato Infrastrutture che è parte del Documento di Economia e Finanza (Def). Così pure dovrà essere per il monitoraggio delle opere di ricostruzione a seguito di eventi sismici o alluvionali – Abruzzo e Emilia Romagna – ovvero per gli interventi di edilizia scolastica e di dissesto idrogeologico. In buona sostanza, ogni Amministrazione sarà perfettamente allineata per produrre dati conformi riguardanti gli interventi di propria competenza.
Ulteriori passi avanti nel monitoraggio delle opere deriveranno dalle sinergie con i sistemi informativi che rilevano il CUP e/o il CIG, come la piattaforma per la certificazione dei crediti (art. 7 DL 35/2013) e la fattura elettronica (art. 25 del DL 66/2014).
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