Frodi alimentari: allarma il Made in Italy

Nel 2013 vi è stato un forte aumento del cosiddetto “etichette packaging”, ovvero la contraffazione di etichette che ha fatto registrare 3.367.846 di sequestri contro i 643mila del 2012 da parte dei NAC. È quanto emerge dall’annuale rapporto di FareAmbiente sulle frodi agroalimentari presentato oggi mercoledì 16 luglio, alle ore 10.15, presso la sala della […]

frodiNel 2013 vi è stato un forte aumento del cosiddetto “etichette packaging”, ovvero la contraffazione di etichette che ha fatto registrare 3.367.846 di sequestri contro i 643mila del 2012 da parte dei NAC. È quanto emerge dall’annuale rapporto di FareAmbiente sulle frodi agroalimentari presentato oggi mercoledì 16 luglio, alle ore 10.15, presso la sala della Mercede. Ma la criminalità non si limita più a contraffare o ad adulterare prodotti alimentari, ora li crea tavolino.È il caso dei “wine kit” o dei “food kit”, cioè metodi per ricavare vino o formaggio partendo da polvere di mosto, acqua a additivi chimici o polvere di caglio, nel caso dei formaggi. Tali kit poi finiscono in rete presentandosi ai consumatori come vini o formaggi di qualità soprattutto italiani ma, anche francesi, a basso costo. La criminalità organizzata ha individuato nella filiera del cibo un’ottima fonte di guadagno illecito a spese di ignari consumatori che, a causa della crisi, controllano sempre meno ciò che mettono sulla tavola. Più che imporre il pizzo i clan, attualmente preferiscono imporre i prodotti da commercializzare a discapito della salute e della libera economia. Dai dati del 2013 inoltre balza subito all’occhio come siano aumentati fortemente i reati di contraffazione dei marchi (IPG, DOC etc.), gli illeciti legati alla ristorazione, soprattutto di quella etnica, dell’alterazione del vino e dei formaggi. Ma il 2013 è stato anche l’anno in cui è venuta a galla la fragilità del sistema di controllo della sicurezza alimentare nell’Ue. Sempre secondo i NAC sono 28,3 i milioni di euro di illeciti finanziamenti ai danni dello stato e della Ue, sono stati sequestrati beni per 6,7 milioni di euro e deferiti all’autorità giudiziaria 2055 autori di reato. 84 le violazioni penali, 111 quelle amministrative. È da sottolineare che i sequestri e l’accertamento di attività illecite sono cresciute a fronte di una diminuzione dei controlli nel 2013. Il NAF, nucleo agroalimentare della forestale, per esempio, ha accertato 189 reati, l’80% in più del 2012, 226 segnalati all’autorità giudiziaria (+47%), 1114 illeciti amministrativi (-6%), i NAS invece su 11.803 controlli sui ristoranti hanno rilevato nel 45% dei casi delle difformità con la normativa vigente. La guardia di finanza poi ha sequestrato 12mila tonnellate e 280mila ettolitri di prodotti agroalimentari oggetto di frode. Il primato spetta all’olio di oliva (circa 900 tonnellate), ai mosti e all’uva parzialmente fermentati (9000 tonnellate), e vini e spumanti per oltre 270mila ettolitri. I maggiori controlli della guardia costiera, sono stati fatti presso i punti di sbarco (45.322), seguiti da quelli in mare (12.258). Le sanzioni sono state 4885, le principali elevate in mare (1209), in pescherie ( 840), nei punti di sbarco (802) e nella ristorazione (606). L’ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF) infine, ha eseguito oltre 36mila controlli e verificati oltre 24mila operatori e 55mila prodotti. Per informare i cittadini comunque, FareAmbiente in collaborazione con la testata gionalistica onlinewww.frodialimentari.it, ha predisposto un corso gratuito di base di educazione alimentare online presentato durante il convegno. Numerosi i relatori, dopo l’introduzione del presidente nazionale di FareAmbiente Vincenzo Pepe, sono intervenuti Cosimo Maria Ferri, sottosegretario di stato al ministero della giustizia; Maurizio Gasparri, vice presidente del senato; Luca Sani, presidente della commissione agricoltura a montecitorio, Paolo Russo, membro della commissione agricoltura della camera; Filippo Gallinella, membro della commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione, della pirateria in campo commerciale e del commercio abusivo; Angelo Attaguile, segretario di presidenza commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie; il colonnello Maurizio Delli Santi, dei NAC (nuclei antifrodi dei carabinieri); il colonnello Amedeo De Franceschi, primo dirigente seconda divisione sicurezza agroambientale e agroalimentare della forestale (NAF); il colonnello Riccardo Brandizzi, comandante del nucleo speciale tutela mercati della guardia di finanza; il tenente colonnello Giovanni Capasso, dei NAS; il contrammiraglio Vincenzo Morante, capo reparto pesca marittima – comando generale delle capitanerie di porto; Stefano Vaccari, capo dell’ispettorato centrale qualità repressione frodi (MIPAAF). Il rapporto sulle frodi 2014 è stato presentato dalla professoressa Anna Zollo, che ne è stata la coordinatrice e responsabile scientifico. Moderatore Elisabetta Guidobaldi, giornalista dell’ansa

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